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Perché Delmastro è stato condannato, il caso Cospito e la rivelazione di segreto d’ufficio

Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove è stato condannato in primo grado a otto mesi di carcere, con sospensione della pena e non menzione nel casellario giudiziario. L’accusa riguarda la rivelazione di segreto d’ufficio nel cosiddetto “caso Cospito”. Delmastro, nel gennaio 2023, ottenne documenti riservati dalla Polizia penitenziaria e li trasmise al deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli.

La sentenza ha scatenato reazioni forti da parte di Fratelli d’Italia, che l’ha definita una decisione politica. Anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha confermato il sostegno a Delmastro, escludendo le dimissioni.

Le dichiarazioni di Delmastro e l’attacco alla magistratura

Dopo la condanna, Delmastro ha dichiarato al Corriere della Sera di sentirsi vittima di un processo ingiusto, sottolineando che la procura aveva chiesto la sua assoluzione. Ha inoltre accusato il collegio giudicante di essere influenzato da Magistratura Democratica, la corrente progressista della magistratura. Il sottosegretario ha ribadito che i documenti riguardanti Cospito non erano segreti di Stato né riservati, ma i giudici hanno stabilito il contrario.

Il caso Cospito e il ruolo di Delmastro

A gennaio 2023, il caso di Alfredo Cospito era al centro del dibattito pubblico. L’anarchico, condannato a 23 anni di carcere per un attentato del 2006 e detenuto al 41-bis, era in sciopero della fame per protestare contro il regime carcerario. Alcuni parlamentari del Partito democratico lo visitarono in carcere, un diritto garantito ai deputati.

Delmastro, contattando il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, ottenne un rapporto contenente conversazioni tra Cospito e detenuti mafiosi. Il giorno dopo, Donzelli citò questi documenti in Aula, senza specificare la fonte, e accusò i deputati del Pd di sostenere i terroristi e la mafia. L’inchiesta ha poi confermato che la fonte di Donzelli era proprio Delmastro.

Perché Delmastro è stato condannato, il caso Cospito e la rivelazione di segreto d’ufficio (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Le ragioni della condanna

Durante il processo, la questione centrale è stata se Delmastro fosse consapevole di violare il segreto d’ufficio. La procura di Roma ha sempre sostenuto che il sottosegretario non avesse intenzione di commettere un reato, motivo per cui aveva chiesto prima l’archiviazione e poi l’assoluzione. Tuttavia, i giudici hanno stabilito che Delmastro era pienamente a conoscenza della riservatezza dei documenti, portando alla condanna in primo grado.

 

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Amedeo Vinciguerra