25 aprile, Gasparri alle Fosse Ardeatine: non ci stancheremo mai di affermare il valore libertà
Dal 1946 il 25 aprile è la festa della liberazione dell’Italia dal nazifascismo.
Fu l’allora presidente del Consiglio Alcide De Gasperi che propose la giornata di festività nazionale al re Umberto II che la approvò il 22 aprile dello stesso anno.
Ogni anno le massime cariche dello Stato depositano, a Roma, la corona d’alloro all’Altare della Patria. E in tutta Italia si susseguono le celebrazioni per ricordare questa importante data che ha determinato la storia della nostra nazione.
Questa mattina il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri si è recato alle Fosse Ardeatine insieme al vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani e ad altre cariche istituzionali.
Ha scritto Gasparri su Facebook :
“Al Sacrario delle Fosse Ardeatine, con Antonio Tajani ed altre cariche delle istituzioni italiane, insieme ai cittadini romani, abbiamo reso omaggio solenne ai caduti. Non ci stancheremo mai di affermare il valore fondamentale della Libertà. Oggi e sempre”
La dichiarazione è accompagnata da una foto che lo ritrae, tra gli altri, con Antonio Tajani e il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli
“Giorgia Meloni è estranea a qualsiasi cultura fascista e testimone da sempre dei valori della democrazia. Il 25 aprile è una data importante che tutti onoriamo.
L’esamino supplementare che Gianfranco Fini pone nei confronti del Presidente del Consiglio, per rendersi utile alla sinistra, dimostra supponenza.”, ha detto Gasparri che continua:
“A differenza dell’ex Presidente della Camera, Luciano Violante che, pur provenendo da uno schieramento politico lontano da quello della premier, ha affrontato l’argomento con saggezza e generosità.”
Luciano Violante, in una intervista pubblicata dal Corriere della Sera il 24 aprile aveva detto che “ Giorgia Meloni è estranea al fascismo; sta lavorando per costruire un partito conservatore italiano”
A provocare i commenti di Gasparri su Fini è stato l’intervento dell’ex leader di Alleanza Nazionale alla puntata del 23 aprile della trasmissione Mezz’ora in più, condotta da Lucia Annunziata. Tema principale il 25 aprile.
Fini, in qualità di ospite “analista”, ha parlato di un 25 aprile “ancora una volta di divisione e di polemiche”, quando non di risse verbali.
Secondo Fini, è soprattutto la Destra che dovrebbe chiedersi perché. Perché è la forza che governa grazie ai voti ricevuti, e perché, secondo molti -dice sempre Fini- la polemica nascerebbe dal fatto che la destra attuale non avrebbe fatto i conti a sufficienza con il fascismo.
E suggerisce a Giorgia Meloni di cogliere l’occasione del 25 aprile per dire “senza ambiguità e senza reticenze che la destra italiana i conti con il fascismo li ha fatti fino in fondo e senza infingimenti quando è nata Alleanza Nazionale.”
“Ho pubblicato sul mio profilo Facebook, – dice Gasparri- il discorso che Berlusconi tenne ad Onna (AQ) il 25 aprile del 2009.
Un momento storico che dimostrò la capacità di superare ogni genere di contrapposizione, con un momento di ricordo unitario all’insegna dell’unità nazionale”.
Nel suo discorso Berlusconi invitò a fare del 25 Aprile la ‘Festa della Libertà”, così da superare le lacerazioni del passato.
Ecco una parte dell’intervento di Gianfranco Fini a Mezz’ora in più: “Ancora una volta 25 aprile di divisione, che è all’insegna delle polemiche, in alcuni casi addirittura di risse per fortuna soltanto verbali.
Io credo che tutti si debbano chiedere perché, ma soprattutto tutti debbano fare quello che è in loro potere per evitare che anche l’anno venturo e gli anni successivi si sia ancora nella stessa condizione.
E se lo deve chiedere soprattutto la Destra perché oggi governa in prima persona forte anche di un suffragio elettorale indiscutibile e soprattutto perché buona parte della polemica deriva dal fatto che secondo molti, a sinistra non tutti, la destra attuale non avrebbe fatto i conti a sufficienza con il fascismo. E allora io spero che Giorgia Meloni voglia cogliere anche questa occasione del 25 aprile per dire, senza ambiguità e senza reticenze, che la destra italiana i conti con il fascismo li ha fatti, fino in fondo e senza infingimenti, quando è nata Alleanza Nazionale. Alleanza Nazionale condannò il fascismo. Il Movimento sociale partiva dal presupposto: non lo vogliamo restaurare (il fascismo ndr), ma non lo rinneghiamo Alleanza Nazionale lo condannò. […] […] Giorgia Meloni dica, perché so che ne è convinta: Libertà, Giustizia Sociale, Uguaglianza sono valori democratici, sono i valori della Costituzione, sono valori antifascisti. […]”
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