Addio superiorità morale dell’ex Pci: con Berlinguer i corrotti epurati, il politologo Pasquino spiega le ragioni Addio superiorità morale dell’ex Pci: con Berlinguer i corrotti epurati, il politologo Pasquino spiega le ragioni

Addio superiorità morale dell’ex Pci: con Berlinguer i corrotti epurati, il politologo Pasquino spiega le ragioni

Pci che fu. Al netto delle inchieste in corso (D’Alema, Qatargate,  Bibbiano), e senza voler anticipare il giudizio che darà la magistratura, due o tre cose si possono già dire.

Nella evidenza di tempi cambiati, uomini e donne diversi, inediti traguardi, nuovi linguaggi, arditi scenari. Non sono però cambiati – o non dovrebbero essere cambiati – quei valori personali come l’onestà, la correttezza, la trasparenza che, certo, condizionano le scelte ma guidano verso potenziali miglioramenti . Né sono cambiatati i valori sociali come l’equità, la responsabilità, la tolleranza. E qui casca l’asino. E la sinistra paga un prezzo molto alto. Al dunque.

1) NON C’È PIÙ IL CONTROLLO SULL’OPERATO DELLA CLASSE POLITICA

Sparito. Al massimo annacquato, comunque sbiadito, svigorito, mitigato. Dice bene il politologo Gianfranco Pasquino. E ricorda: ”Ai tempi di Berlinguer, e prima ancora, c’era un controllo ferreo dell’operato della classe politica. E chi si lasciava tentare pagava cara questa sua debolezza. In pratica la carriera veniva stroncata. I corrotti venivano epurati. Oggi è evidente a tutti che non è più così.

“Quel senso di appartenenza a una comunità si è sfilacciato fino a dissolversi. Oggi ognuno fa un po’ come gli pare, non deve spiegare più niente a nessuno. Anzi tutti cercano di accelerare al massimo il percorso nei Palazzi della politica che prima era scandito da tutta una serie di passaggi graduali”.

2) L’ELETTORATO EX PCI È MOLTO INFASTIDITO

Quello che sta accadendo, anche se è tutto da dimostrare naturalmente, dà molto fastidio alla base. Queste vicende sono la spia di un malessere che non si può ignorare. Aggiunge Pasquino:” È chiaro che vedere accostati nomi importanti a presunti episodi di malaffare mette in crisi chi prima si fidava a scatola chiusa di quell’apparato e di quella classe dirigente”.

3) C’È CHI USA IL PARTITO COME UN TAXI

Un uso naturalmente per fare affari. E i casi di corruzione, forse, aumenteranno sempre di più. Pasquino dice che cio’ e’ “possibile ma non probabile”. E aggiunge:” Gli episodi mortificanti sotto i nostri occhi, per fortuna sono pochi o comunque, per quanto ne sappiamo, si tratta di situazioni non così diffuse”. Per scongiurare queste devianze c’è, dice, una sola medicina:”ripristinare in qualche modo il controllo sugli iscritti e poi quello degli iscritti sugli elettori. Insomma, un partito vero”.

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