“Esprimiamo le condoglianze, ma aspettiamo che si faccia luce. Non additiamo responsabili finché non ci saranno prove oggettive“. A dirlo è il vicesegretario della Lega Andrea Crippa in merito alla morte di Alexei Navalny. Sulle dichiarazioni del Pd, secondo cui il governo russo sarebbe responsabile della morte del dissidente, afferma: “Additare colpevoli mi sembra prematuro e inopportuno“. “Io non ho la sfera di cristallo – precisa – e non so cosa succede in Russia. Mi chiedo come lo facciano a sapere qui in Italia. Il Pd con una mentalità giustizialista, è già alla ricerca di colpevoli”. Crippa dovrebbe però sapere che in Russia ottenere delle “prove oggettive” è un’operazione un po’ difficile in tempo di pace, figurarsi in tempo di guerra.
A chi gli chiede se le condizioni di prigionia possano aver contribuito al decesso di Navalny, l’esponente leghista risponde: “Se stava bene due giorni fa, vuol dire che le condizioni di prigionia lo facevano stare bene“. “Se le condizioni in carcere in Russia sono pessime – conclude – non sarebbe dovuto stare bene due giorni fa. A meno che le condizioni di prigionia non siano cambiate in questi due giorni. Non lo so”.
Navalny, Pd: “Legame della Lega con Putin resiste a ogni prova”
Le parole di Crippa hanno scatenato la protesta del Pd. Durissimo il senatore Pd Alfredo Bazoli: “Il legame della Lega di Salvini con Putin e la Russia resiste a ogni prova. Perfino di fronte alla morte in galera di Navalny il portavoce della Lega riesce a insinuare dubbi sulle responsabilità del regime russo. Non basta che il dissidente sia stato avvelenato, non basta che sia stato messo in carcere duro fino alla morte, secondo la Lega occorre attendere le indagini. Dichiarazioni vergognose, che ripetono pari pari le tesi ufficiali del governo russo, e che gettano ombre sui legami che ancora evidentemente resistono tra il partito di Salvini e il partito Russia Unita di Putin”.
Calenda: “Una passeggiata a meno 50 è omicidio”
Duro anche Calenda: “I putiniani d’Italia sono coloro che fanno finta di non vedere che abbiamo un confronto con la Russia putiniana. Dopo l’omicidio di Navalny, perché di omicidio si tratta, perché una passeggiata a meno 50 gradi è omicidio, ieri tale Crippa della Lega ha detto: non sappiamo ancora nulla. Ma chi può essere stato, Gamba di Legno? Questo è anche disdicevole, c’è l’idea di solleticare una parte del Paese che dice: ma chi se ne frega se la Russia è così”.
E la Lega, dopo aver ascoltato le dichiarazioni, vuole querelare il leader di Azione. Questa la nota della Lega: “Carlo Calenda mente o non sa di cosa parla. Il comunicato con il cordoglio di Matteo Salvini e della Lega per la morte di Navalny è di ieri pomeriggio e si parla di scomparsa ‘sconcertante’ su cui fare ‘piena luce’. Questa volta, oltre alla smentita, Calenda riceverà anche una querela“.