Otto degli 11 autovelox abbattuti da Fleximan in Veneto sono stati rapidamente sostituiti: è la risposta dei sindaci alla furia demolitrice, alla demagogia spicciola, all’ansia livellatrice. Sentimenti estranei alla convivenza civile ma utilissimi per la pesca di voti a strascico in vista delle elezioni europee, in una campagna elettorale che sembra eterna. Fleximan Salvini ha colto la palla al balzo per normalizzare dal centro (lui è il ministro) ciò che si decide a livello locale, un paradosso per uno che è cresciuto federalista.
Dagli addosso allora ai sindaci che fanno cassa con le multe attraverso gli esosi autovelox fai da te, ora devono spiegare, i sindaci, dove come e perché installano gli odiati dispositivi. Peccato che i sindaci sono già tenuti, per legge che evidentemente il ministro ignora o finge di ignorare, a far richiesta e aspettare l’autorizzazione della Prefettura per ogni autovelox installato.
Autovelox che deve essere omologato, insiste Salvini. Pro memoria per il ministro deli Trasporti: l’articolo 142 del Codice della Strada recita che “per la determinazione dell’osservanza dei limiti di velocità sono considerate fonti di prova le risultanze di apparecchiature debitamente omologate”. Lo sa Salvini che se lo strumento di controllo non è omologato la multa viene dichiarata illegittima?