Blitz ambientalisti, Gasparri: da Occhetto affermazioni deliranti
Sul blitz degli ambientalisti che imbrattano i monumenti per protesta Achille Occhetto, storico segretario del Pds, ha detto la sua. Ai microfoni di In Onda, il talk show di La7 del weekend il 21 maggio. che aveva per tema l’alluvione in Emilia Romagna.
In collegamento c’era la segretaria del Pd, Elly Schlein.
Per Occhetto l’alluvione in Emilia Romagna sarebbe da interpretare come un messaggio del Signore.
Secondo Occhetto – che ribadisce non essere credente- Dio avrebbe inviato il disastro in Emilia Romagna– così come inviò le cavallette in Egitto- per lanciare un monito, far capire cosa sta succedendo alla terra. E per “dare spalla” agli ambientalisti che per protesta imbrattano monumenti.
Per il senatore Maurizio Gasparri si tratta di affermazioni deliranti e così commenta:
“Io sono credente e praticante ma penso che le parole di Occhetto dovrebbero indurre i familiari a cercargli un buon medico. Non parlo nemmeno di blasfemia. Parlo di una difficoltà psicofisica dell’ex segretario del Partito Comunista che delira dicendo che l’alluvione viene mandata da Dio per punire l’umanità. Anche chi, come me, è credente e praticante non penserebbe mai a una cosa del genere.”
“Auguro a Occhetto – continua Gasparri– di guarire presto e ai familiari di trovare un medico adatto– continua Gasparri- perché gli anni passano e tutti possiamo andare incontro a un decadimento con affermazioni deliranti annesse.
Io spero di non avere lo stesso destino di Occhetto e gli auguro da avversario politico di guarire presto. Forza Achille, curati”
Gli inquirenti della Procura capitolina apriranno un fascicolo d’inchiesta sull’ultimo blitz degli attivisti del movimento ecologista “Ultima Generazione” che la mattina di domenica 21 maggio hanno gettato carbone vegetale nella Fontana di Trevi, colorando l’acqua di nero. Ne è stata data notizia il 22 maggio.
I magistrati dovrebbero procedere per il reato previsto dall’articolo 518 duodecies del codice penale relativo alla “deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici”.
Gli investigatori della Polizia Locale di Roma Capitale hanno denunciato 9 persone.
“La violenza contro i monumenti è l’altra faccia della violenza contro le persone e la libertà di espressione. Dice Gasparri che continua:
L’ennesimo episodio di Fontana di Trevi è gravissimo (del 21 maggio n.d.r.).
Questi criminali vanno puniti in maniera drastica, costringendoli a lavorare nell’immediatezza al ripristino dei monumenti e dei luoghi che devastano.
Una collaborazione sotto la guida di persone esperte che varrebbe più di una condanna, chissà tra quanti anni, a pene che non sconteranno mai.
Ma tutto ciò si collega alla intolleranza che la sinistra pratica e predica.
Lascio immaginare che cosa sarebbe successo se dei militanti di estrema destra avessero impedito al Ministro di un governo di sinistra di parlare alla Salone del Libro.
Ci sarebbe stato uno sciopero generale nel giro di poche ore ed un fremito di indignazione. Invece c’è conformismo da gran parte dell’informazione che non prende distanza dalla violenza che si è verificata a Torino contro la Roccella. Silenzio dei leader della sinistra per i quali la violenza se è applicata agli avversari evidentemente è lecita ed ammissibile. Tutto ciò è gravissimo. Ed investe il vertice del Partito Democratico oltre a tutto il resto della sinistra. Non solo silente di fronte all’aggressione alla Roccella, ma nella sostanza giustificazionista nei confronti degli aggressori.
Il terrorismo nacque così, dalla negazione dell’evidenza. Si dicevano cose false per coprire colpe e contiguità vere. Non vorremmo quindi che partendo dall’aggressione ai monumenti e dall’aggressione ai Ministri sgraditi si facesse un ‘salto di qualità’.
L’informazione, la politica silente e connivente è colpevole di tutto questo.
Ho già visto scenari del genere anni fa e lo ribadisco: è vergognoso il fiancheggiamento al teppismo torinese da parte di troppi giornalisti e politici. In casi uguali e contrari avremmo già l’Italia in piazza indignata e pronta allo sciopero”. Conclude.