Alla Camera si discute di… dress code. La questione è: cravatta sì o cravatta no? Sono o comunque sembro più serio con la cravatta o no? Con le scarpe da tennis o no?
Camera, il nuovo possibile dress code in arrivo
Le nuove possibili regole sono racchiuse, come raccontano le agenzie, in un ordine del giorno allegato al bilancio interno della Camera che, complessivamente, sarà votato il 2 agosto dall’aula. Compreso un altro odg che suggerisce di allestire spogliatoi per chi arriva a Montecitorio in bici, per potersi cambiare.
Il documento sul dress code ha la prima firma di Salvatore Caiata, ex grillino ed ex presidente del Potenza calcio, dal 2019 passato a Fratelli d’Italia.
Il documento, si legge, parte dal presupposto che un’istituzione, che ha una “sacralità” sancita nello Statuto albertino e poi nella Costituzione, impone un decoro e una forma che non possono prescindere dalla sostanza.
Quindi, oltre all’obbligo della giacca si chiede o comunque si chiede o meglio si chiedeva anche l’obbligo della cravatta (già obbligatoria al Senato)
Nella prima versione dell’ordine del giorno di FdI infatti, la proposta era più esplicita: si valuti l’obbligo di “indossare sempre la cravatta per i deputati, collaboratori, dipendenti e visitatori di sesso maschile” – si legge nella richiesta rivolta all’Ufficio di presidenza e al collegio dei questori – e di bandire le scarpe da ginnastica per tutti.
Ora, spiegano le agenzie, è sparito il possibile obbligo di cravatta.
Resta l’invito a “valutare l’opportunità” di introdurre regole per un abbigliamento “consono alle esigenze di rispetto della dignità e del decoro dell’istituzione”.