L’emendamento del DL Fisco proposto per ridurre il canone Rai di 20 euro e bocciato in Aula al Senato ha generato dibattito tra le forze politiche. Si sarebbe trattato di prorogare lo sconto che lo scorso anno aveva portato l’importo complessivo a carico dei nuclei familiari a 70 € al posto dei consueti 90 €. Conviene tuttavia ricordare che alcuni sono esenti, come gli ultra settantacinquenni con reddito basso.
Riduzione canone Rai: piccolo risparmio per i cittadini, ma 430 milioni alla rete di Stato
Il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri ha espresso la posizione del suo partito, manifestata e ripetuta più volte: la riduzione del canone a 70 euro sarebbe stata una misura di poco impatto, con un risparmio di soli 50 centesimi al mese per ogni cittadino, ma che avrebbe generato una spesa di 430 milioni per compensare la Rai. Soldi che, secondo Forza Italia, dovrebbero essere destinati a misure più efficaci, come la riduzione dell’Irpef.
Forza Italia coerente su canone Rai
“Per quanto riguarda il canone, – ha detto Gasparri- la posizione del gruppo di Forza Italia non è nuova. Si sta discutendo se portare da 90 a 70 euro il canone della Rai, che significa 0,50 centesimi in meno a italiano al mese e 1,6 a famiglia. È una riduzione di tasse, ma non enorme. E siccome per sostenere la Rai lo Stato, come è successo l’anno scorso, deve dare 430 milioni all’azienda, noi riteniamo che sia una partita di giro. Da un lato il singolo cittadino ha un piccolo vantaggio, dall’altro lo Stato deve rifondere la Rai con soldi che prende da quello che i cittadini versano nella fiscalità generale. Tutto qui.”
Il patto di Governo si fonda anche sul taglio delle tasse
“Abbiamo un punto di vista che esprimiamo da tempo, sul quale abbiamo mantenuto una posizione – ha continuato Gasparri -. Ma non è su questo che si fonda il patto di Governo. Il patto di Governo si fonda anche sul taglio delle tasse che noi faremo con il cuneo fiscale per aumentare il reddito reale. L’opposizione voti a favore di queste misure, invece di fare gli scioperi con i suoi sindacati quando l’occupazione cresce e la disoccupazione cala. La maggioranza c’è, ha le sue libertà di idee. Il decreto fiscale si voterà e sarà un buon provvedimento”.
Quanto costerà il canone Rai nel 2025
Il Governo non ha confermato per il prossimo anno il ridotto importo del Canone RAI, che nel 2024 era stato diminuito a 70 €, invece dei canonici 90 €.
Nel 2025, l’importo tornerà quindi a 90 € annui, che dovranno essere versati dai cittadini tramite la bolletta dell’energia elettrica o tramite una delle altre modalità di pagamento stabilite dalla normativa vigente.
Le categorie esenti
Il Canone RAI è un’imposta obbligatoria per legge. Si paga una sola volta per nucleo familiare ed è rivolta a tutti coloro che possiedono un apparecchio televisivo.
Tuttavia, esistono delle esenzioni per chi soddisfa determinati requisiti, tra cui:
- i titolari di un’utenza elettrica che non possiedono alcun apparecchio radiotelevisivo nel nucleo familiare;
- i cittadini con età superiore ai 75 anni e un reddito inferiore a 8.000 € (reddito complessivo del nucleo familiare);
- i militari e i diplomatici stranieri.
- In questi casi, è possibile richiedere l’esenzione dal pagamento del canone seguendo le modalità previste.