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La corsa al treno dei parlamentari: pieno di biglietti gratis prima della fine del mandato

“Onorevoli ciuf ciuf” li ha ribattezzati ironicamente il Foglio. Sono 38 ex deputati che prima della scadenza della legislatura hanno fatto il pieno di biglietti omaggio del treno per l’Alta velocità.

L’inchiesta del Foglio

Gli onorevoli “ciuf ciuf” spiega il foglio sono gli onorevoli non eletti che negli ultimi tre mesi di mandato “hanno preso di assalto l’agenzia di viaggi convenzionata con la Camera, Carlson Wagonlit” per accaparrarsi carnet da 10-15 tagliandi.

In quel periodo “la spesa complessiva è stata di 82.520 euro, di cui 50.740,5 solo a ottobre”.

Chi sono gli onorevoli

L’elenco include 10 deputati del Movimento 5 stelle al secondo mandato, altrettanti sono ex M5s transitati in Insieme per il futuro e altri 10 sono ex M5s finiti nel corso degli anni nel Gruppo Misto, oltre a 4 di Italia viva, 2 della Lega, uno di FdI e uno del Pd. Un parlamentare ligure, si legge nell’articolo, “si è fatto acquistare dalla Camera, tramite l’agenzia di viaggi, carnet di biglietti per 3.888 euro. Uno romano “si è preso pacchetti di Italo e Frecciarossa per Milano, andata e ritorno, per un totale di 1.345 euro”, e uno torinese “a ottobre” si è assicurato “carnet da 3.276 euro”. Un deputato piemontese, poi, “da quando si è dimesso Draghi, quindi il 20 luglio, all’inizio della nuova legislatura, si è fatto una scorpacciata di 11.226 euro di carnet (7.267,5 a luglio, 2.047,5 ad agosto, 1.365 a settembre fino ai tremila e rotti di ottobre)”.

“Quando gli uffici della Camera si sono accorti di questo incremento esponenziale di carnet staccati – racconta ancora Il Foglio – hanno chiamato i diretti interessati. Avvisandoli che, di norma, il loro diritto a viaggiare gratis sarebbe decaduto con l’inizio della nuova legislatura. Alcuni di questi hanno dato i carnet indietro. Altri, a quanto risulta al Foglio, continuano a usarli”.

Una degli “onorevoli ciuff ciuff”, che era stata eletta con il M5s, ha spiegato che “l’emissione del titolo di viaggio vale, a seconda della compagnia, dai tre ai sei mesi e non serve il tesserino: basta fornire il codice del biglietto al controllore”.

Gianluca Pace

Laureato in Storia contemporanea, a Blitz quotidiano dal 2011. Qui mi occupo, si fa per dire, di quel che accade in questa misera Italia e nei dintorni. Con queste poche righe dovrei mettere in risalto, con un po’ di ironia e senza farlo notare troppo, le mie poche qualità. Ma insomma, alla fine che ci frega?

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