Europee, domenica di annunci e di scelte. È cominciata la marcia verso le elezioni di giugno. I partiti gettano la maschera: nuove polemiche crescono.
Ai primi di febbraio il clima della campagna elettorale è già caldo. Ovunque. Vediamo.
CENTROSINISTRA – Elly Schlein capolista dappertutto. Tutto converge verso la segretaria capolista, manca solo l’annuncio ufficiale. Ogni altra ipotesi a macchia di leopardo o giaguaro “ da smacchiare” sono robe dai tempi andati, i tempi di Bersani.
Nicola Zingaretti si sarebbe defilato nella corsa all’Europarlamento. Il ruolo di candidato di capogruppo del PSE può aspettare. Spiega il suo entourage, ex FGCI: ”Nicola preferisce l’impegno alla Fondazione dem “.
Con Schlein capolista e Zingaretti fuori, nella Circoscrizione Centro i giochi si fanno più facili per Dario Nardella e Matteo Ricci, oltre che per l’uscente Schleiniana Camilla Laureti.
Nel Nord-Ovest, tra gli uscenti Benigni e Irene Tinagli con il sindaco di Bergamo Giorgio Gori,”manca un nome vicino alla maggioranza oltre che alla base delle tute blu”, come dice su QN Cosimo Rossi. E infatti si parla con insistenza dell’ex ministro Andrea Orlando insieme alla indipendente Cecilia Strada.
Al Nord-Est la corsa è un affare tra Elly e Bonaccini. Da confermare Alessandra Moretti ed Elisabetta Gualmini. Nel Sud c’è in testa il sindaco di Bari Antonio Decaro.
Il M5S candiderà è sicuro – l’ex presidente INPS Pasquale Tridico in attesa di un accordo con gli arcobaleni di Michele Santoro.
CENTRO – Domenica delle rotture. Tensione IV-Mastella. “Noi moderati” di Maurizio Lupi correrà con il proprio simbolo e i propri candidati e dietro a questo annuncio domenicale è calato il grande freddo con Antonio Tajani.
Lupi dice:” Siamo cresciuti e abbiamo diritto di sederci al tavolo con maggiori ambizioni”.
Intanto si fa sempre più in salita l’alleanza fra Renzi e Mastella; l’accordo serve soprattutto a Renzi per superare la soglia del 4%. L’ex premier ha approfittato della prima domenica di febbraio per annunciare il suo ultimo libro che arriverà sugli scaffali delle librerie italiane martedì 6 febbraio. Titolo:”Palla al centro”, edizioni Piemme,un saggio-pamphlet incentrato sul primo anno del governo Meloni e sulle sfide che lo attendono. Un viaggio nella Politica al tempo delle influencer.
CENTRODESTRA – Meloni capolista ovunque. La Premier, forte nei sondaggi, deve pero’ valutare i rischi di una vittoria troppo umiliante per gli alleati e il pericolo di non superare la soglia del 30%. Tajani (Forza Italia) sembra più preoccupato di Stellantis che di Bruxelles.
Ha detto:” Mi auguro che Stellantis possa continuare a produrre auto in Italia, elettriche o ibride: è importante che l’Italia possa continuare a essere la seconda manifattura d’Europa”.
Matteo Salvini sembra più preoccupato del ponte di Messina, della pista da bob a Cortina, che delle urne. Sembra. Il progetto al Cio non piace, Giorgetti frena temendo un ulteriore salasso per le casse dello Stato.La gestione è passata nelle mani del vice premier e divide le opinioni.
Ma la pista comunque si farà. Già firmato l’accordo con l’impresa Pizzarotti (81,6 milioni più Iva). Ma i lavori saranno ultimati in tempo? L’opera è a rischio. Un’altra mina sulla strada di Bruxelles.
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