![Giorgia MELONI dopo due anni al governo](https://www.blitzquotidiano.it/wp-content/uploads/2025/01/giorgia-meloni_ansa-1-1024x684.jpg)
Due anni di Governo Meloni: tentiamo un bilancio senza pregiudizi - Blitzquotidiano.it (foto Ansa)
Due anni di governo: fallimenti a catena scrive l’Unità di oggi. E Giorgia Meloni dov’è, si chiede ancora il direttore? Risposta: “È sparita”.
Ma non è stata a parlare per un’ora al congresso della Cisl? Si, ma quello non vale secondo il giornalista che guida l’ex organo del Partito Comunista italiano.
In sintesi, questa è l’opinione strillata in prima pagina: l’economia va malissimo, il Pil è fermo, i salari scendono, la produzione industriale precipita.
Insomma, un disastro bello e buono, roba da far tremare le gambe a chi siede sulla poltrona di Palazzo Chigi.
Invece, a dirla tutta, il quadro è diverso perché, Italia a parte, anche in Europa il nostro Paese riceve ogni giorno complimenti e felicitazioni.
Governo Meloni invidiato in Europa
![Due anni di governo di Giorgia Meloni qui col principe saudita Mohammad bin Salman](https://www.blitzquotidiano.it/wp-content/uploads/2025/01/GIORGIA_MELONI_ANSA-1.jpg)
Due anni di Governo Meloni: tentiamo un bilancio senza pregiudizi (nella foto Ansa col principe saudita Mohammad bin Salman) – Blitz Quotidiano
Certo, anche nel vecchio continente, c’è chi ci osserva con invidia e vorrebbe far di tutto per riportare l’Italia al posto di prima. Cioè, a contare poco o nulla.
Ma la realtà è diversa: non è quella che dipinge una gran parte della sinistra. Le chiacchiere stanno a zero, sono i numeri che contano. E quelli riferiscono che l’esecutivo è ancora molto apprezzato dagli italiani se è vero come è vero, che i sondaggi e le preferenze sono aumentati. Fratelli d’Italia sfiora il trenta per cento, il governo è ben saldo in sella.
Le cifre sono bugiarde? Da quando in qua i numeri si possono discutere? Eppure, insiste l’opposizione (non tutta in verità), un sondaggio non può rallegrare Giorgia Meloni. Sono i fatti che contano.
Quali? Quelli che indicano che dopo due anni e mezzo, il suo governo non è riuscito in niente.
Metà degli italiani approva
Dunque, sorge spontanea una domanda: se è così, milioni di italiani sono scemi? Possibile che non si accorgano che il Paese sta andando alla deriva?
Ed è ancora credibile una minoranza che si arrampica sugli specchi per cercare di fare lo sgambetto a Palazzo Chigi.
Ammoniva Benedetto Croce, lo ricordate? Quel filosofo abruzzese che pure contava qualcosa nella reputazione culturale. Bene, lui sosteneva che “In politica l’onestà non è una virtù”. Giudizio da condividere? La risposta spetta a chi legge. Però, un conto è dire bugie (comprensibili) quando si siede in Parlamento, un altro è sostenerlo quando si fa informazione.
Lo ripetiamo da sempre: la terzietà è un bene che va scomparendo a destra e a sinistra: ragione per cui l’obiettività stenta ed esistono soltanto sostenitori di una parte e dell’altra.
Chi scrive e informa dovrebbe essere super partes come i magistrati. Ed invece anche in quel campo i dubbi e le perplessità sono all’ordine del giorno. Gli uni contro gli altri armati.
Per fortuna c’è un momento per cui il Palazzo risponde con un coro unanime: quando si critica con parole amare (di più, cattive) il nostro presidente della Repubblica che in un discorso di pochi giorni fa a Marsiglia, ha dato un saggio che la storia non può negare.
Non si deve credere che chi guida il Paese sia esente da censure o riprovazioni. Si possono constatare e valutare quotidianamente.
Ma il tutto deve essere fatto con raziocino e senza pregiudizi. D’altronde, chi non ha pecche alzi la mano. In Italia, ad esempio, c’è una categoria che è continuamente vessata qualunque sia il colore dell’esecutivo.
Sono i pensionati che, insieme con tutti coloro che lavorano con un contratto a tempo indeterminato, pagano le tasse fino all’ultimo centesimo. Ebbene, è recente la notizia che la Corte Costituzionale ha dato ragione al governo sulla rivalutazione del “fine mese”. Non aumenti, per carità. Solo il dovuto che era stata negato a questa categoria per il cosiddetto raffreddamento.
Parole difficili da capire che comunque vogliono dire che non ci saranno giusti riconoscimenti per chi ha dato tutta la vita al lavoro. Quindi, invece che pontificare ed emettere giudizi affrettati, si vada alla ricerca dei veri problemi che assillano il Paese e su questi si fondino le critiche lasciando da parte l’ideologia.