Edilizia, e necessario approvare la legge sulla rigenerazione urbana, urge Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia.
“È necessario arrivare all’approvazione della legge sulla rigenerazione urbana per disciplinare il consumo del suolo”, ha affermato Gasparri, intervenendo al Meeting di Rimini nel panel ‘Custodire l’essenziale, la rigenerazione urbana tra identità e rinascita’.
Quindi, ha precisato, si deve potere “abbattere dove è necessario, ricostruire e ristrutturare, per abbattere le emissioni di CO2 e ridurre i consumi energetici”.
E ancora: “Dobbiamo rivisitare le periferie perché, in varie zone, l’edilizia popolare del dopo ‘68 è stata una catastrofe. La legge sulla rigenerazione urbana vuole quindi dare una cornice normativa a questi interventi, in un quadro di semplificazioni e in collegamento con il Pnrr”.
“In Commissione al Senato siamo arrivati a un testo unificato, una somma di varie proposte, tra quale la mia. Entro l’autunno dovremo votare per poi portare il provvedimento in Aula. Siamo aperti a tutte le osservazioni, ma dobbiamo prendere una decisione. Questo intervento serve ai Comuni, alle Regioni, ma anche alle imprese e, soprattutto, per migliorare la qualità della vita dei cittadini”, ha concluso Gasparri.
“Credo che si debba elogiare l’impegno del ministro della Giustizia Nordio per ottenere l’arrivo in italia di Nazia Shaheen, madre di Saman Abbas, la giovane ragazza pakistana uccisa in Italia solo perché non accettava le imposizioni dei genitori. Una donna che insieme al resto della famiglia ha ucciso la propria figlia merita la punizione più severa.
“Ed è importante che il ministero della Giustizia, e il ministro Nordio personalmente, si siano particolarmente impegnati per ottenere questa estradizione.
“ È stato uno dei delitti più orrendi della recente storia del nostro Paese, e la sanzione non solo doveva essere severa ma doveva anche essere eseguita nel nostro Paese, evitando una impunità che avrebbe offeso ancora di più la memoria della povera Saman.
“Altrettanto importante è stato l’impegno del ministero della Giustizia per far scontare in Italia la pena a Coppola. Ovviamente è stato fondamentale il ruolo del ministero degli Esteri, senza la cui collaborazione questi risultati non sarebbero stati conseguiti. Pertanto un plauso al governo e ai due ministeri che hanno garantito la certezza della pena in due casi emblematici, a conferma che nessuno può sfuggire per sempre alle proprie colpe”.
Gasparri è anche tifoso di calcio. Intervistato da Valter Delle Donne per il Secolo d’Italia ha detto:
“Quando ho letto che Dybala restava alla Roma ho pensato alle solite fake news che circolano sul web. Quando ho avuto conferma da una persona della società, sono stato molto contento, per noi tifosi è un gesto bello”.
“Mi ha stupito e mi è piaciuta talmente tanto che secondo me la maglia numero 10 ora la merita a pieno titolo. Se è stato un suo gesto e una sua volontà, come pare, merita d’indossarla”.
“Secondo me sì, ha dimostrato attaccamento, ha ridato entusiasmo alla tifoseria. E poi personalmente alle maglie come cimeli, neanche fosse il pennino di Garibaldi. Io a Dybala oggi la maglia la darei”.
Come aveva appreso della clamorosa rinuncia di Dybala alla faraonica offerta araba?
“Sono iscritto in una chat di fedelissimi giallorossi, molto eterogena. Va dal tifoso comune al rettore universitario, dal sottoscritto allo sceneggiatore Enrico Vanzina. Quando ho appreso la notizia ero incredulo. Ho pensato fosse difficile andasse a rinunciare a tutti quei soldi”.
Ci sono anche ricostruzioni meno romantiche, che Dybala abbia rinunciato in vista del prossimo anno.
“Chissene importa. Conta che ora resti qui. Se lo abbia condizionato la moglie Oriana o altra da tifoso non mi interessa. Lui ha dimostrato un attaccamento che mi ha piacevolmente sorpreso. In fondo sta qui solo da due anni, non è Totti, De Rossi o Bruno Conti. Non era tenuto a rimanere. Invece ha prevalso il cuore latino”.
A molti tifosi romanisti tornano in mente le lacrime dopo la finale di Europa League persa a Budapest. Quindi erano lacrime sincere…
“Non parliamo di lacrime, perché quella notte abbiamo pianto in tanti ed eravamo arrabbiati in tanti contro l’arbitro Taylor”.
Chi era il dirigente della Roma che le ha dato la conferma della permanenza dell’attaccante della Roma?
“Le posso dire chi non era: nessuno dei Friedkin, con i quali non ho rapporti”.
A proposito del calcio improntato al business, come reputa questo aumento dei prezzi degli abbonamenti per vedere le partite?
“Sulla condotta commerciale di Daznritengo che debbano intervenire Agcom e Antitrust. Prima ti acchiappano col prezzo di convenienza, poi ti massacrano, la trovo una vera e propria aggressione sulla pelle degli appassionati di calcio”.
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