
Francesco Lollobrigida (Foto Ansa)
Mentre nel resto del mondo cala inesorabile lo spettro di una guerra globale, con l’Europa che ha deciso per un riarmo, in Italia al Senato va in scena una degustazione di ostriche. Vari tipi di gustosi esemplari esposti su un banchetto circondato da persone in giacca e cravatta blu. Mangiano, assaggiano, degustano insomma. Tutto ovviamente gratis. Il motivo di questa scorpacciata di lusso ce lo spiega il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida: “Si tratta di una forma di resistenza”. A cosa? Ah giĆ , al granchio blu. Lollobrigida propone quindi la detassazione delle ostriche, chiedendo di abbassare l’Iva dal 22 al 10 per cento. Altro che i dazi di Trump.
Tutto molto bello e tutto molto importante perchĆ© il settore ittico e quello della pesca in Italia sono in declino. Speriamo quindi che questa promessa del taglio Iva venga mantenuta. Ma una domanda andrebbe posta. Tralasciando il discorso relativo alle prioritĆ (forse prima sarebbe stato meglio tagliare anche un po’ di accise sulla benzina), era proprio necessaria questa degustazione di lusso al Senato? Ovviamente uno ĆØ libero di fare quello che vuole e il mondo non ĆØ che si puĆ² fermare per le minacce di guerra o per spettri di crisi economiche. Si va e si deve andare avanti certo. PerĆ² aspettare magari tempi migliori per esibire queste forme istituzionali di sfarzo? Lollobrigida dice che le ostriche vanno detassate perchĆ© “non sono un bene di lusso”. Forse ha anche ragione, bene di lusso adesso ĆØ diventato avere e usare una macchina. Ma lui ĆØ il ministro dell’Agricoltura e questo forse non lo sa. E poi puĆ² sempre prendere il treno con fermate a piacere.