Piero Fassino mostra il cedolino in Aula alla Camera: “L’indennità che ciascun deputato percepisce ogni mese dalla Camera è di 4.718 euro al mese. Si tratta certamente di una buona indennità, ma non è certamente uno stipendio d’oro”.
L’ex sindaco di Torino parla prima di annunciare la sua astensione sul bilancio interno di Montecitorio. L’esponente del Pd mostra il cedolino del suo stipendio a tutti i deputati, “quello che ciascuno di noi riceve ogni mese“.
“A fronte di reazioni seguite al mio intervento di oggi alla Camera, ad ulteriore chiarificazione ribadisco che, detratte dall‘indennità lorda i prelievi fiscali nazionali e locali e la quota previdenziale, l’indennità netta mensile che ogni deputato percepisce è di 4.718 euro. È certamente una buona indennità, ma non corrispondente alle cifre astronomiche spesso diffuse”.
Piero Fassino spiega poi in una nota: “Ad ogni deputato è poi corrisposto un Fondo per l’attività parlamentare di 3.610 euro che, per quel che mi riguarda, utilizzo interamente per i compensi ai miei due collaboratori parlamentari. Ogni deputato infine riceve una diaria mensile di 3.500 euro che, per quel che mi riguarda, devolvo al Pd nazionale e veneto in misura di 2.500 euro per il sostegno alle attività politiche, utilizzando i restanti 1.000 euro a copertura delle spese per l’attività parlamentare (abbonamenti, trasferte e iniziative). Come si può desumere da questo puntuale e verificabile rendiconto – conclude Fassino – le risorse che riceve un deputato non rappresentano una indebita forma di arricchimento, ma sostegno all’attività politica e parlamentare”.
“Fassino ha parlato a titolo personale, in dissenso rispetto al voto del Pd. Noi continuiamo a batterci per il salario minimo”. A dirlo è la segretaria del Pd Elly Schlein.
Ma cosa si discuteva alla Camera e perché Fassino si è presentato con il cedolino? Si stava discutendo di bilancio interno ed è passato un ordine del giorno per equiparare il trattamento economico dei deputati a quello dei senatori, con un conseguente aumento degli introiti per gli onorevoli. L’ordine del giorno è stato proposto da Maurizio Lupi, il leader dei Moderati.
Duro il commento di Agostino Santillo, vice presidente del gruppo M5S, in aula alla Camera: 169mila famiglie si sono viste tagliare il Reddito di Cittadinanza con un sms, altre80 mila subiranno lo stesso trattamento tra agosto e settembre. Stiamo parlando di 250mila famiglie, cui si aggiungono 200mila lavoratori che integrano con il Rdc lo stipendio per poter arrivare a fine mese. E la maggioranza cosa fa? Vuole dare 500 euro al mese in più ai deputati con un ordine del giorno di Lupi approvato senza nemmeno passare per una votazione. La loro preoccupazione è adeguare lo stipendio dei componenti della Camera a quello dei senatori”.
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