Avevano annunciato che sarebbero scesi in piazza contro la presenza dei ministri al castello del Valentino, a Torino, e hanno rispettato la promessa al grido di “Fuori i sionisti dall’università”. Scontri e tensioni con le forze dell’ordine, sette agenti contusi, feriti e 30 identificati tra gli attivisti, il bilancio dell’ennesima manifestazione pro Palestina.
Gli studenti in mobilitazione contro gli accordi tra le università e Israele hanno, infatti, provato a raggiungere in corteo – prima di essere bloccati dalle forze dell’ordine – la sede del Politecnico dove era in corso una conferenza con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. Lanci di uova, fumogeni e dunque le tensioni.
Sono sette i poliziotti rimasti contusi durante i tentativi di sfondamento del cordone di sicurezza da parte dei manifestanti, come reso noto dalla questura di Torino. Le organizzazioni studentesche, sui social, hanno denunciato feriti anche tra di loro. Poi anche l’irruzione di un gruppo di manifestanti con la bandiera palestinese al convegno. Ma i ministri erano già via.
Sono oltre 150 gli studenti fermati ieri sera quando la polizia ha disperso una manifestazione pro-palestinesi alla New York University. Lo ha reso noto la polizia precisando che il numero non è ancora definitivo.
Il vice-capo della polizia Kaz Daughtry ha detto che nelle fasi più calde dell’operazione a Gould Plaza gli agenti sono stati presi di mira da alcuni manifestanti che hanno tirato loro addosso bottiglie. Daughtry ha precisato che è stata l’università a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine.
Nel campus della Yale University a New Haven, nel Connecticut, le autorità hanno arrestato almeno 47 manifestanti. Gli studenti arrestati verranno sottoposti, sostiene l’ateneo, ad azioni disciplinari.
La repressione della polizia è arrivata dopo che la Columbia University ha cancellato ieri le lezioni in presenza in risposta agli studenti che avevano allestito accampamenti di tende nel campus di New York la scorsa settimana.
Ieri intanto una cinquantina di studenti di Harvard si sono radunati in segno di solidarietà con una protesta di “scienziati contro il genocidio” organizzata sul campus del Massachusetts Institute of Technology.
La protesta di Mit, in corso da domenica sera, consiste in una quindicina di tende con la bandiera palestinese montate su un prato del campus.