Cospito, un caso che sconquassa la politica italiana. Maurizio Gasparri avverte: le violenze degli anarchici sono pericolose e non vanno minimizzate. E’ sbagliato chiedere la abolizione del 41 bis: da sinistra pericolosi segnali di cedimento al terrorismo e alla criminalità organizzata.
In una serie di dichiarazioni pubbliche, Maurizio Gasparri, vice presidente del Senato, elenca una serie di punti critici emersi nei giorni scorsi.
“Che il Giurì d’onore sia presieduto da un’esponente dell’opposizione è certamente una forma di ulteriore garanzia rispetto al giudizio. Dopodiché il dato più grave e allarmante riguarda la violenza che gli anarchici stanno attuando in varie parti d’Italia, aggredendo o minacciando forze della polizia, giornalisti, bruciando macchine.”
“Queste violenze- prosegue il forzista- sono gravi e vedo poca attenzione a questo clima. Dobbiamo essere attenti perché alla base di queste situazioni c’è un terrorista che ha cercato di ammazzare carabinieri e dirigenti d’azienda, per il quale la magistratura ha stabilito un regime carcerario duro.”
“Le violenze degli anarchici che si stanno disseminando per il Paese sono pericolose, non vanno minimizzate, non vanno incoraggiate e chi occupa l’università per fiancheggiare certe persone si mette su un crinale sbagliato, va detto chiaramente agli studenti”. Ha detto Gasparri a Omnibus su La7
“Sulla vicenda Cospito mi pare emerga con evidenza la verità. Le sinistre, con polemiche spropositate, finiscono per alimentare la confusione. Si occupano scuole e facoltà chiedendo l’abolizione del 41 bis.La stessa richiesta che faceva Totó Riina e che fanno i mafiosi oggi in carcere. Gli anarchici, che hanno analogo obiettivo, aggrediscono poliziotti e carabinieri e fanno attentati criminali.” Ha osservato Gasparri
“Intellettuali vari e ex magistrati chiedono anche loro, pur essendo persone oneste e specchiate, che si cancelli il 41 bis per tutti. Quindi anche per Messina Denaro.
Parlamentari della sinistra, come leggo su giornali come Il Fatto, la Repubblica e la Stampa e non su atti che ignoro e che Nordio ci dice non essere ‘segreti’, oltre che con il terrorista Cospito si sono realmente intrattenuti con mafiosi e ndranghetisti, sia pur rapidamente e attraverso lo spioncino delle celle. E costoro, come Cospito, come Colombo come alcune ‘belle anime’ della sinistra, come tanti onestissimi, per me in errore, chiedono di cancellare l’isolamento carcerario. Poi non così isolato.
Voglio essere chiaro. Io sto con i carabinieri e i poliziotti aggrediti e con quel Procuratore che conferma il 41 bis, non con la variegata armata di politici, studenti, giudici onesti, ma per me in errore, o di criminali e mafiosi che vogliono cancellare del tutto e per tutti il 41 bis.
Fossi nei parlamentari del Pd chiuderei lo spioncino e sosterrei il popolo in divisa picchiato nelle strade dai seguaci di Cospito”. conclude Gasparri
Dice ancora il vicepresidente del senato Gasparri su Facebook :
“Siamo al delirio. All’università La Sapienza di Roma appaiono manifesti in cui si parla di un omicidio di Cospito mentre è lui stesso a fare lo sciopero della fame. Si mette addirittura l’immagine del Presidente della Repubblica su questi manifesti. Quasi chiamando in causa tutte le Istituzioni.
Si è passati da una sbagliata campagna della sinistra contro il 41 bis, dalle visite a ripetizione nelle carceri e anche a colloqui, per carità brevi e occasionali ma con boss della mafia e della ‘ndrangheta che non sono dei leader politici con cui confrontarsi, per arrivare a questo clima di minacce e di violenze.
Tutti uniti contro il terrorismo della mafia.
Lo Stato deve soccorrere chi soffre ma deve anche applicare, in maniera severa, le norme vigenti come il 41 bis. Invece che minacciare querele e portare le vicende in tribunale, la sinistra chiarisca anche essa le sue posizioni e si unisca a un’iniziativa a tutela delle Istituzioni. Forza Italia è per il 41 bis, sostiene l’azione di Nordio e vuole contrastare ogni forma di criminalità”.
“Più che condivisibile l’appello di Giorgia Meloni, ad abbassare i toni.Un invito che rivolge esplicitamente a trecentosessanta gradi, erga omnes. Nessuno escluso.
Ci vuole maggiore calma sia da parte della maggioranza che dall’opposizione, anche perché si sta pericolosamente riscaldando il clima.” Osserva Gasparri che continua
“E quando dei ragazzini disinformati espongono manifesti in cui danno dell’assassino al Presidente della Repubblica e ad altre autorità, vuol dire che stiamo rasentando una soglia pericolosa.
Gli anarchici hanno già dato luogo a violenze negli anni passati e in questi giorni. Le forze dell’ordine sono state aggredite e sono stati incendiati tralicci, automobili e sono state lanciate bottiglie molotov verso le caserme dei carabinieri.
L’invito vale per tutti
“L’invito vale per tutti. Dice Gasparri e sottolinea: “Anche per chi, come il senatore Verini, si arrampica sugli specchi nelle sue dichiarazioni. Lo conosco come dirigente politico attento ed accorto. Certamente la visita a Cospito, un pericoloso terrorista, ricordiamolo sempre, lo ha indotto a rivolgere quelle domande, che lui stesso ha ammesso, ad alcuni esponenti della criminalità organizzata. Un errore. Certamente non l’unico di questa vicenda. Ma un errore grave.
Gasparri sostiene che “Bisogna confermare il 41 bis e non farsi condizionare da nessuno, né mafioso né anarchico. Bisogna sostenere l’azione del ministro Nordio e dell’attuale maggioranza che non intende mettere in discussione questa misura. Di cui purtroppo, in casi singoli o addirittura in assoluto, è stata chiesta l’abrogazione dall’esponente del Pd Andrea Orlando, ex ministro della Giustizia, da Gherardo Colombo, ex magistrato che ha ricoperto anche altri incarichi nelle Istituzioni, da intellettuali, giornalisti ed ex politici della sinistra.
Pericolosi segnali di cedimento al terrorismo e alla criminalità organizzata. Sui quali certamente anche loro dovranno riflettere, accogliendo l’invito di Giorgia Meloni, che, lo ribadisco, è stato indirizzato a tutti. Nei giorni scorsi mi ero permesso anche di citare San Filippo Neri che, come mi ricorda ogni domenica il mio parroco, invitava tutti a ‘stare bassi’”.
Considerato dagli investigatori uno dei leader della Fai, Federazione anarchica informale, Alfredo Cospito è in carcere da 10 anni.
E’ stato condannato per la gambizzazione, nel 2012, dell’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi. Mentre era in carcere, Cospito è stato accusato anche dell’attentato del 2006 contro la Scuola carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo. Il regime 41 bis è stato deciso a maggio del 2022, quando l’allora ministro Marta Cartabia, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Torino e della Direzione nazionale antimafia ha firmato il decreto. Alla base della decisione il riconoscimento di Cospito come capo di un’organizzazione verticistica e si è ritenuto che continuasse a dirigerla dal carcere. Da tre mesi è in sciopero della fame.
La Fai è un movimento ritenuto dagli inquirenti un associazione per delinquere con finalità di terrorismo.