Giornata emiliano-romagnola per Giorgia Meloni e Ursula Von Der Leyen. Giornata per i territori colpiti dalla alluvione di maggio. La Premier italiana e la presidente della Commissione Europea si sono presentate concedendo 1,2 miliardi di euro dal PNRR per interventi e investimenti post-alluvione. In mattinata Giorgia Meloni si è recata nella sede della Regione Emilia Romagna, a Bologna, per incontrare il presidente Stefano Bonaccini e siglare l’accordo sui fondi di coesione europei. Fatto. Era presente il sindaco Lepore. Una trentina di studenti in strada ha urlato: ”Meloni fuori da Bologna. Basta passerelle, via il governo di fascisti. Soldi alla scuola, non alla guerra”. Imponente lo schieramento della Polizia in tenuta antisommossa. Poi nel pomeriggio, alle 13.30, Giorgia e Ursula si sono incontrate in Municipio a Forli accolte dal sindaco Gian Luca Zattini.
Ad attendere le due primedonne, sotto una debole pioggia, centinaia di manifestanti che hanno protestato al grido di “Rispetto”. Erano presenti un ministro (Fitto), due vice ministri (Bignami e Valentini)e il generale Figliuolo. Tanti i cartelloni con immagini ironiche. Uno su tutti :“Con i vostri tempi non la sfanghiamo più”. Parole e musica dei comitati “Vittime del fango”. In piazza molte associazioni fra cui ANPI, Cgil e Legambiente. Anche manifestanti pro-Palestina. (Meloni e Von der Leyen si sono poi ritirate in Sala Giunta. Al termine del colloquio (un’ora).
La presidente UE ha ricordato la sua precedente visita (maggio) ammettendo che “è toccante tornare qui. Non dimenticherò mai queste devastazioni. Ricordo fango ovunque, le rovine delle case e tutta la devastazione provocata dalla alluvione. Ma ricordo anche l’enorme solidarietà che si è diffusa, la volontà e il desiderio di aiutare. Ora l’obiettivo è rimettere in piedi la regione”. Conclusione in italiano: ”Saremo al vostro fianco per tutto il tempo necessario per la ripresa. Romagna tin bota L’Europa rimane con voi”.
In mattinata Giorgia Meloni ha incontrato il governatore Bonaccini in Regione a Bologna. Questa la dichiarazione più importante rilasciata alle 10.26 :”L’obiettivo è rendere l’Italia modello nell’uso dei Fondi Europei. Sono fiera del lavoro silenzioso svolto per superare i limiti del Paese. Gli accordi di coesione servono per viaggiare insieme”. E poi ha aggiunto:” Ci concentriamo attraverso il PNRR sulla difesa idraulica, sul ripristino del patrimonio residenziale pubblico, delle scuole, delle infrastrutture sportive e sulle infrastrutture stradali con l’obiettivo di partire sempre dalle priorità è dalle situazioni più urgenti “. Meloni ha mobilitato 687 milioni con la firma dell’accordo Sviluppo e Coesione.
Il governatore dell’Emilia Romagna ha preso atto dello stanziamento di 1,2 miliardi del PNRR stanziati per la ricostruzione post alluvione e poi ha detto:” Abbiamo segnalato le preoccupazioni che abbiamo, insieme agli amministratori locali. Un tema è il rispetto dei tempi, perché il PNRR prevede entro il 2026 anche la rendicontazione delle opere. E poi le preoccupazioni dei comuni, soprattutto di quelli piccoli e medi, a fronte delle centinaia di cantieri che non abbiano personale amministrativo e tecnico per dar corso alla progettazione. Se questo Parlamento e questo Governo dovessero riuscire nell’impresa – mai riuscita a nessuno – di approvare una legge che restringa il consumo e l’utilizzo del suolo vergine, magari con finanziamenti per la rigenerazione urbana, se ne prenderebbero persino un merito storico”.
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