Giornata Mondiale contro le droghe 26 giugno, Gasparri: agire sul piano del recupero e prevenzione
“Bisogna agire di più sul piano della prevenzione e del recupero” -Ha detto il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri il 26 giugno, durante l’incontro organizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per la Giornata Mondiale contro le droghe.
“A partire dall’Italia – ha continuato Gasparri– bisogna applicare le leggi che consentono alle persone che subiscono condanne, anche significative, e che si trovano in condizione di tossicodipendenza, di uscire dal carcere se accettano un programma di recupero presso una comunità.
In tutto il mondo oggi si celebra la Giornata della lotta alla Droga. Bisogna farlo contrastando con forza e decisione ogni delirio in favore della legalizzazione della cannabis”
Il senatore azzurro che da sempre avversa la legalizzazione della cannabis ha così continuato:
“Anche la recente tragedia romana degli sciagurati youtuber di Casal Palocco, che hanno ucciso un bambino di cinque anni, ha dimostrato che questi sventurati facevano uso di cannabis. Sostanza tutt’altro che irrilevante e che deve continuare ad essere messa al bando.”
“Possiamo far uscire dagli istituti di pena italiana migliaia di persone che accettino un percorso verso la vita.
Quindi chi combatte le droghe è il vero garante di un’azione tesa al recupero delle persone affette dalle dipendenze.
Invece chi vuole legalizzare la Droga vuole favorirne la circolazione, alimentando in questo modo anche l’attività delle cosche.
E’ infatti, noto che la criminalità ricava i suoi maggiori proventi non dalla cannabis, ma da altre sostanze come l’eroina, la cocaina e le droghe chimiche.
Peraltro molti minorenni che consumano cannabis accederebbero comunque al mercato illegale, se si facessero le sventurate scelte di regolamentazione dell’uso di marijuana.
Dobbiamo quindi agire contro ogni Droga, contro ogni dipendenza e rilanciare l’azione delle comunità terapeutiche di recupero e favorire l’uscita dal carcere di tutti coloro che vorranno andare verso la vita.
Bisogna celebrare la Giornata della lotta alla Droga non soltanto con parole ed annunci enfatici, ma con fatti ed azioni concrete, come il nuovo governo italiano ha dimostrato di sapere e di voler fare”. Chi vuole legalizzarle vuole favorirne circolazione. Ha concluso Gasparri
All’incontro organizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le
Politiche Antidroga in occasione della Giornata Mondiale contro le droghe hanno partecipato, oltre al Senatore Maurizio Gasparri, il Presidente della Camera Fontana, il Ministro per lo sport e i Giovani Abodi, il viceministro del Lavoro Bellucci, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. I lavori sono stati conclusi dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Tra i presenti alcuni testimonial nella lotta alla Droga.
Uno dati contenuti nel ‘World Drug Report 2023′ pubblicato il 26 giugno dall’Office on Drugs and Crime dell’Onu riporta che nel mondo 1 quindicenne su 20 ha fatto uso di cannabis,
Nel 2021, il 5,3% dei giovani di 15-16 anni in tutto il mondo (13,5 milioni) aveva fatto uso di cannabis.
“Il cervello degli adolescenti è ancora in fase di sviluppo e l’uso di droghe può avere effetti negativi a lungo termine”, spiega il rapporto.
“L’inizio precoce del consumo di droga può portare a uno sviluppo più rapido della dipendenza rispetto agli adulti e ad altri problemi nell’età adulta”.
Dal rapporto si evince che il consumo di cannabis tra i 15-16enni varia a seconda della regione: meno del 3% in Asia, il 6% in Africa, quasi il 10% nelle Americhe, il 12% in Europa e oltre il 17% in Oceania.
In quasi tutti i casi, il consumo di cannabis tra i 15-16enni è più alto rispetto agli adulti ed è proprio tra i giovani che si registrano tassi più elevati, rispetto agli adulti, di consumo di nuove sostanze psicoattive.
Cospicua, specie in alcune aree del pianeta, la presenza di giovanissimi in trattamento: in Africa, il 9% di chi è in cura per dipendenza da droga ha meno di 18 anni; in America centrale è il 16%, in Sud America quasi il 4%; in Asia lo 0,66%; nell’Europa meridionale e orientale il 2,1%; nell’Europa centrale e occidentale il 4,4%; in Oceania quasi il 17%.
Il consumo di droga continua a essere elevato in tutto il mondo.
Nel 2021, il 5,8% della popolazione mondiale – cioè quasi 300 milioni di persone – ha fatto uso di stupefacenti, con un aumento di circa il 23% rispetto a 10 anni prima. Circa 500mila ne muoiono, per overdose o altre ragioni riconducibili all’uso di droga.
La cannabis è la droga più usata, con una stima di 219 milioni di consumatori (4,3% della popolazione adulta globale) nel 2021.
Sono 36 milioni le persone che fanno uso di anfetamine, 22 milioni di cocaina e 20 milioni quelli che fanno uso di sostanza sintetiche ‘del tipo ecstasy’, si legge ancora nel rapporto.
E ancora: nel 2021 39,5 milioni di persone in tutto il mondo era affetto da dipendenza da droghe. Tuttavia, tra questi, solo 1 persona su 5 ha ricevuto un trattamento
farmacologico, con un peggioramento della situazione negli ultimi due anni a causa della pandemia.
Crescono i decessi correlati alla droga che, nel 2019, hanno toccato quota mezzo milione, il 17,5% in più rispetto al 2009.
Quasi la metà di essi è dovuto a malattie del fegato correlate all’uso degli stupefacenti, mentre un quarto è causato da overdose.
Di queste, circa i due terzi derivano dall’uso di oppioidi, che continuano a rappresentare la tipologia di droga che ha maggiore impatto sulla salute: si stima causino 12,9 milioni di anni di vita in salute persi, pari al 71% dell’impatto globale delle sostanze stupefacenti
Tra i trend identificati dal rapporto la crescita delle persone che fa uso di droga per via invettiva: nel 2021 sono stati 13,2 milioni.
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