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Ilaria Salis. Fratelli d’Italia chiede di pignorarle lo stipendio da parlamentare per pagare il debito con Aler

Pignorare il futuro stipendio da europarlamentare di Ilaria Salis per farle saldare quanto deve all’Aler per le sue occupazioni abusive: è la proposta del consigliere comunale milanese Enrico Marcora, che è tornato sul debito che la neo europarlamentare di Avs avrebbe nei confronti dell’ente della Regione Lombardia che gestisce l’edilizia popolare.

Secondo Marcora, eletto con la lista Sala nel primo mandato dell’attuale sindaco di Milano e poi subentrato a Vittorio Feltri nelle liste di Fratelli d’Italia in questa consiliatura, “la cosa positiva della sua elezione nel Consiglio Europeo è la possibilità di Aler di recuperare l’importante importo dovutogli da Salis” e quindi “Aler si attivi subito per pignorare i suoi futuri stipendi da parlamentare europea”.

Impossibile per i parlamentari in Italia per una legge del 1965, secondo lo Statuto del deputati del Parlamento Europeo è invece possibile il pignoramento fino a un terzo dello stipendio degli europarlamentari.

Aler ha spiegato che “attiverà nelle opportune sedi le procedure di riscossione coattiva del credito” che ammonterebbe a oltre 90mila euro accumulati in 16 anni, e cioè a partire dal 2008 quando l’allora 24enne Ilaria Salis venne identificata come occupante abusiva di un appartamento in via Borsi, nel cuore della zona anarchica di Milano sui Navigli.

E nel febbraio del 2009 Aler presentò “denuncia querela per occupazione abusiva e danneggiamento della porta di ingresso dell’alloggio di via Borsi 14 ai sensi dell’art 633 e 635 c.p., della sig.ra Salis Ilaria”.

Per lo stesso reato di invasione di terreni o edifici, Salis è già stata condannata a 10 mesi per l’occupazione nel 2014 di un appartamento in via Cinquecento, in zona Corvetto, con sentenza diventata definitiva nel 2019.

Il legale di Salis: “Non risulta nessuna sentenza”

Il debito di Ilaria Salis è relativo solo all’appartamento di via Borsi, ma per riscuoterlo “bisognerebbe prima avere un titolo esecutivo, cioè un provvedimento dell’autorità giurisdizionale che accerti che vi sia stata una occupazione senza titolo dell’immobile. Poi la messa in mora e la richiesta di pagamento. Poi con il titolo esecutivo si potrà richiedere eventualmente il pignoramento. Al momento tutto questo manca”, precisa Eugenio Losco, legale dell’eurodeputata.

“Non risulta alcuna sentenza – prosegue l’avvocato Losco – che abbia accertato l’occupazione senza titolo da parte della signora Salis di via Borsi 14. Quella riportata nei giornali è una contabilizzazione interna, forse necessaria ai fini di bilancio. E si fonderebbe su un accesso nel 2008 senza ulteriori accertamenti sull’occupazione dell’immobile da parte della signora Salis”.

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