Primo giorno a Monza e prima “sorpresa” ai suoi sostenitori: disertato il primo incontro alla festa milanese di Sinistra Italiana. Ilaria Salis sarebbe dovuta intervenire alla festa di Avs ma ha dato forfait. Silenzio assoluto. Neanche un grazie via web. Era attesa la sua voce in un video collegamento ma è saltato perché, hanno fatto sapere gli organizzatori dell’evento, “non era nelle condizioni di intervenire”. E così la maestra di Monza è rimasta a casa dai genitori.
Al suo posto è intervenuto il padre, Roberto Salis, che ha detto: “È stato un evento un po’ improvvisato. Se interessasse qualcuno ho due biglietti per Budapest stasera” ha scherzato all’inizio del collegamento commentando la liberazione lampo della figlia con l’immunità concessa dalle autorità ungheresi prima della proclamazione ufficiale prevista tra circa un mese. Poi ha aggiunto: “Ieri mi sono dimesso dal ruolo di portavoce e candidato per conto terzi. Ora deve parlare Ilaria. Nei prossimi giorni inizierà la sua attività, so che avete fatto un ottimo acquisto, sarà una grande sorpresa, non tanto piacevole per la maggioranza. La sua elezione ha confermato che la scelta che abbiamo fatto è stata la scelta giusta, è solo merito della pressione politica che avete messo voi e Ilaria, e questo dimostra che quando ci sono aggressioni politiche ignobili, ci deve essere una risposta altrettanto se non più forte”.
Il rientro in Italia dopo 16 mesi di carcere
Ilaria Salis è rientrata sabato sera nella casa dei suoi genitori a Monza dopo un lungo viaggio in auto partito da Budapest proprio in compagnia del papà. Il suo primo momento vissuto dal suo rientro in Italia – dopo 16 mesi di prigionia in Ungheria e 20 giorni ai domiciliari – l’attivista italiana ha cenato a casa con diverse persone tra cui amici, fratelli e i genitori scegliendo un vino sardo in onore delle sue origini.
Finita l’immunità cosa può succedere?
Una volta che sarà confermata l’elezione di Ilaria Salis e instaurata la nuova legislatura, il giudice ungherese può chiedere al Parlamento Ue la revoca dell’immunità. Spettera’ poi la decisione all’Europarlamento che ha la discrezionalità nel concederla in relazione alle circostanze e alla gravità del fatto. L’immunita’ sussiste per tutti e 5 gli anni della durata del mandato, poi cesserà. A questo punto, riprenderà il procedimento e la Salis potrebbe teoricamente tornare in Ungheria. Ma l’Italia si rifiuterà, o almeno così pensano i giuristi, di eseguire un eventuale mandato di arresto europeo. Al momento la maestra di Monza e si stata eletta(con oltre176 mila preferenze) ma non c’ ancora il riconoscimento del suo mandato da parte del Parlamento Europeo che avverrà solo con la prima sessione. Dice il giurista Luigi Daniele docente all’università di Tor Vergata :” Teoricamente l’Ungheria avrebbe potuto mantenere i domiciliari fino a quella data. È stato fatto prima anche sulla scia della forte pressione che c’ stata sul caso”.