Irrompe sulla scena post ballottaggi Marina Berlusconi con due annunci che fanno rumore. Due annunci per certi versi sorprendenti quanto inattesi. Tutti comunque da interpretare. In ogni caso sono temi che stanno alimentando imbarazzi e una discussione che non si sa dove possa finire. Due i punti caldi: i diritti civili e la nascita di una collana di saggi di ispirazione liberale nel nome del padre.
In una intervista al Corriere della Sera la figlia del fondatore di Forza Italia, Silvio Berlusconi, nonché una delle imprenditrici più influenti in Italia, dopo aver detto che non crede che il governo guidato da Giorgia Meloni stia contribuendo a una “ erosione“ della democrazia nel Paese perché “questo governo ha sempre rispettato pienamente le regole della democrazia. Anche in politica estera ha mantenuto la barra dritta su posizioni europeiste e filoatlantiche”.
Poi ha ammesso che ci sono questioni su cui non si trova d’accordo con il governo: “Personalmente, ad esempio, sui diritti civili. Se parliamo di aborto, fine vita o diritti LGBTQ, mi sento più in sintonia con la sinistra di buon senso, perché ognuno deve essere libero di scegliere. Anche qui si torna alla questione di fondo, quella su cui non credo si possa arretrare di un millimetro: la questione della libertà”. Francesca Pascale, ex compagna di Silvio Berlusconi, ha espresso il suo sostegno per le idee espresse da Marina. A domanda precisa se intende entrare in politica, Marina Berlusconi, è stata tranciante: “La risposta è sempre la stessa: no. Assolutamente no, né oggi né in futuro”.
Marina ha annunciato una nuova Casa Editrice. A 1 anno dalla scomparsa del padre, riaffiora un progetto che aveva già visto la luce nel 1990: la casa editrice Silvio Berlusconi Editore. Il debutto ,con una collana di saggi di ispirazione liberale, sarà il prossimo 5 settembre. Chiaro l’intento: il tema della libertà declinato in tutte le sue forme: politica, sociale, religiosa, personale, economica ecc. Il primo titolo sarà di un contemporaneo Tony Blair, oggi 71enne, ex primo ministro del Regno Unito, successore della Thatcher.
Anche su questo punto, Marina Berlusconi non si è nascosta. Ha detto fortemente preoccupata: “Il successo alle Europee di movimenti con idee antidemocratiche non può non allarmare. Le preoccupazioni sulle conseguenze del prossimo voto negli Stati Uniti aumentano. Penso che a Bruxelles si debba fare una riflessione molto profonda. Dietro il diffondersi di certe simpatie antidemocratiche, c’è anche una crescente insofferenza, quasi una rabbia, verso l’Europa del troppo controllo, del dirigismo, della burocrazia. La risposta però non può certo essere quella di rinchiudersi nei propri confini. Al contrario serve una Europa più forte e più coesa, capace di far percepire alle persone tutti i benefici di una vera unità”.
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