Ignazio La Russa propone una manifestazione di soli uomini contro i femminicidi “per dare un segnale”. Il presidente del senato è ospite all’Aria che Tira su La 7: “Il contrasto ai femminicidi? Se fossi al governo ci metterei la massima energia possibile”. Intanto dico di “raddoppiare subito i 600 carabinieri che se ne occupano”. La Russa aggiunge: “Credo che serva indire una manifestazione di soli uomini, per dare un segnale, siamo noi uomini che dobbiamo prendere coscienza. Un segnale deve partire da noi e dalla famiglie. Il rispetto per le donne parte in famiglia, se vedi un figlio che non porta rispetto dico che serve un ceffone”, conclude.
Bene, io da una vita che dico che sul tema del femminicidio bisogna coinvolgere gli uomini. D’altra parte non siamo mica noi donne ad andare in giro con la sega elettrica per ammazzare qualcuno. A dirlo è Emma Bonino, figura storica del femminismo e da sempre in campo per la rivendicazione dei diritti. L’esponente di Più Europa aggiunge: “Si convincessero i padri a parlare con i figli, a scendere assieme in piazza, questo sarebbe davvero un bel segnale”.
Anche la senatrice M5S Alessandra Maiorino dice di condividere lo spirito della dichiarazione di La Russa: “La violenza sulle donne la subiscono le donne ma è un problema degli uomini. Sono gli uomini che devono mettersi in discussione, tutti, non solo quelli violenti, ma tutti quando assecondano o lasciano andare su comportamenti e linguaggi che denigrano, sviliscono o oggettificano le donne”.
La Maiorino lancia la sua proposta: “Introduciamo l’educazione emotiva e sessuale nelle scuole. È l’investimento da fare per un futuro senza violenza contro le donne”.
D’accordo con il presidente del Senato è anche il Pd: “Nulla in contrario alla proposta del presidente La Russa. Una manifestazione di soli uomini, se promossa con lo scopo di chiedere una piena assunzione di responsabilità e consapevolezza da parte maschile, può dare un segnale positivo” dice la senatrice del Pd, Valeria Valente, già presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio.
“Il tema della violenza maschile sulle donne – sottolinea ancora la Valente – è infatti un tema culturale e attiene alla sperequazione di potere e ai rapporti asimmetrici tra uomini e donne in una società maschilista. Non si educa però con i ceffoni ma con il dialogo, il confronto e l’esempio del rispetto e del riconoscimento della differenza e dei percorsi di autonomia e libertà. Nelle famiglie, nelle relazioni, nella scuola”, ricorda Valente. Anche Laura Boldrini si dice favorevole alla marcia maschile ma aggiunge: “Un paio di cose a La Russa vanno dette. Primo che se è contro la misoginia deve essere coerente. Lo ricordiamo esultare in aula al Senato quando venne affondato il ddl Zan che era anche contro la misoginia oltre che contro la omotransfobia”. Infine sfida La Russa la capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera Luana Zanella: “Dice che vuole una manifestazione? Bene, ma adesso la deve fare davvero”.
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