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Politica

Le voci dal palazzo, Salvini: “Netanyahu? Se venisse in Italia sarebbe il benvenuto”. Schlein: “Il governo dovrebbe rispettare il mandato della Corte”. Bonelli: “Va arrestato”

In quel piccolo recinto che è la politica italica si discute del mandato di arresto spiccato dalla Corte Penale Internazionale verso Benjamin Netanyahu. “Se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto” dice Matteo Salvini. Dall’altra parte del fronte, Elly Schlein: “Quello indicato dalla Corte penale internazionale è un mandato che tutti i paesi sono chiamati ad adempiere e ci aspettiamo che anche il governo italiano sia conseguente”.

Ma dentro al recinto si parla anche del voto alla neo Commissione di Ursula von der Leyen (con la vicepresidenza esecutiva assegnata a Raffaele Fitto). La Lega, infatti, da quel che si è capito, voterà contro. “Ci hanno detto – dice Dario Nardella del Partito Democratico – che eravamo anti-italiani perché avremmo ipoteticamente votato contro Fitto e adeso sono curioso di vedere cosa dirà il governo alla Lega ora che ha annunciato che non voterà la commissione con dentro Raffaele Fitto”.

Ecco le voci dal palazzo della politica:

“Approfondirò in questi giorni le motivazioni che hanno portato alla sentenza della Corte Penale Internazionale. Motivazioni che dovrebbero essere sempre oggettive e non di natura politica. Un punto resta fermo per questo governo: non ci può essere una equivalenza tra le responsabilità dello Stato di Israele e l’organizzazione terroristica Hamas”. (Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia)

“Conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano e se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto. I criminali di guerra sono altri”. (Matteo Salvini, Lega)

“Quello indicato dalla Corte penale internazionale è un mandato che tutti i paesi sono chiamati ad adempiere e ci aspettiamo che anche il governo italiano sia conseguente”. (Elly Schlein, Partito Democratico, Piazzapulita)

“Io ritengo che la sentenza della Corte penale internazionale sia sbagliata ma se Benyamin Netanyahu e Yoav Gallant venissero in Italia dovremmo arrestarli perché noi rispettiamo il diritto internazionale”. (Guido Crosetto, Fratelli d’Italia, Porta a Porta)

“A differenza di quanto sostiene Salvini, Netanyahu non è il benvenuto in Italia e va arrestato. Salvini non si cura minimamente del sangue, del dolore, delle vite umane perse a Gaza. Tutto ciò non gli interessa”. (Angelo Bonelli, Allenza Verdi Sinistra)

“Noi rispettiamo e sosteniamo la Cpi (Corte penale internazionale, ndr) ma siamo convinti che quello che deve svolgere sia un ruolo giuridico e non politico”. (Antonio Tajani, Forza Italia)

“Mentre una politica vile continua a mettere la testa sotto la sabbia, la Corte penale internazionale emette i mandati di arresto per il premier israeliano Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Gallant dopo la carneficina di palestinesi a Gaza: circa 44mila vittime, la metà donne e bambini. Uno sterminio che chiama a responsabilità non solo chi ha agito ma anche chi ha fatto finta di niente o non ha fatto abbastanza per impedirlo”. (Giuseppe Conte, Movimento 5 Stelle)

“Conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano e se Netanyahu venisDalla Corte penale internazionale su Netanyahu solo una constatazione di fatto: stiamo parlando di un criminale di guerra. Perché anche la guerra ha dei codici da rispettare codici che non sono stati rispettati da Israele. Governo Meloni attendista? Non lo era nel 2023 quando la Corte penale internazionale ha emesso mandato di arresto anche per Putin. Siamo davanti a vergognoso doppiopesismo”se in Italia sarebbe il benvenuto. I criminali di guerra sono altri”. (Vittoria Baldino, Movimento 5 Stelle)

“La decisione della Corte penale internazionale sui mandati di arresto per il Primo ministro israeliano Netanyahu e per l’ex ministro della Difesa Gallant è profondamente sbagliata, non solo perché mette sullo stesso piano carnefici e aggrediti, innescando un pericoloso cortocircuito interpretativo, ma soprattutto perché contribuisce ad esacerbare la crisi e ad allontanare ogni sbocco negoziale”. (Stefania Craxi, Forza Italia)

“Pur essendo convinto che il governo israeliano e Netanyahu abbiano superato i limiti della difesa, considero sbagliato che si possa pensare di innescare un processo di pace attraverso i mandati di cattura”. (Davide Faraone, Italia Viva)

“Ci sono tre ministri dello stesso Governo che dicono tre cose diverse. E ce n’è uno in particolare, ossia Matteo Salvini, che dice cose fuori dal mondo. “Netanyahu è benvenuto in Italia, la scelta della Corte Penale Internazionale è politica”, ha dichiarato.E fa davvero tenerezza che a dirlo sia lui. Lui che, sull’uccisione di Navalny, disse di aspettare che a fare chiarezza fossero i giudici russi, celebri per la loro indipendenza. Ricapitolando: Matteo Salvini disprezza i giudici italiani, non si fida di quelli europei, ritiene dei filo-terroristi quelli internazionali ma nutre fiducia per quelli russi. Siamo alla follia di un leader che, nella speranza di sopravvivere politicamente, ne dice ormai di ogni”. (Marco Furfaro, Partito Democratico)

“Ci hanno detto che eravamo anti-italiani perché avremmo ipoteticamente votato contro Fitto e adeso sono curioso di vedere cosa dirà il governo alla Lega ora che ha annunciato che non voterà la commissione con dentro Raffaele Fitto”. (Dario Nardella, Partito Democratico)

“La Lega di Salvini annuncia il voto contrario alla nuova Commissione Europea, quella in cui figura un commissario italiano come Fitto. Una posizione irresponsabile e in palese contraddizione con l’interesse nazionale che la Premier Meloni dice di voler difendere, mentre invece è sempre più ostaggio delle divisioni della sua maggioranza”. (Piero De Luca, Partito Democratico)

“Sillogismo. Per Meloni chi vota contro la Commissione è antitaliano. La Lega ha dichiarato che voterà contro la Commissione. La Lega, che è partito di governo, è quindi antitaliana. A questo punto aspettiamo che Meloni indichi la porta a Salvini”. (Anna Ascani, Partito Democratico)

Gianluca Pace

Laureato in Storia contemporanea, a Blitz quotidiano dal 2011. Qui mi occupo, si fa per dire, di quel che accade in questa misera Italia e nei dintorni. Con queste poche righe dovrei mettere in risalto, con un po’ di ironia e senza farlo notare troppo, le mie poche qualità. Ma insomma, alla fine che ci frega?

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