“Su queste cose sono molto ebrea…”: queste le parole pronunciate qualche giorno fa a margine di una conferenza stampa dall’assessore comunale di Ancona alla Cultura Anna Maria Bertini. L’assessore, una tecnica di area FdI, descriveva la propria oculatezza nella gestione delle risorse. Parole che hanno sollevato polemiche in consiglio comunale e prese di posizione fino alla richiesta di dimissioni.
“Un’uscita fuori luogo, infelice, che richiama discorsi antisemiti. – commenta la comunità ebraica anconetana per voce del vice presidente Daniele Tagliacozzo -. Ma prendiamo atto della buona fede e delle scuse dell’assessora”. La Comunità ha scritto all’assessora che si è scusata per la frase e parteciperà il 10 settembre in sinagoga ad Ancona alla Giornata europea della Cultura ebraica come rappresentante del Comune.
L’assessore comunale e la gestione dei fondi
“L’ho detto in senso buono. Sono marchigiana, ho le braccia corte”, aveva tentato di correggere subito il tiro Bertini dopo essersi resa conto della gaffe. Ma il dietrofront non aveva placato la bufera. Il Pd ha definito le sua parole “inopportune e pesanti”, mentre per Italia Viva si tratta di “espressioni vergognose e inaccettabili”. Lo scontro si è trasferito anche in Consiglio regionale con il botta e risposta tra il capogruppo FdI Carlo Ciccioli (“ha sbagliato ma la sinistra la finisca con questa ipocrisia comunale”) e il capogruppo del Pd Maurizio Mangialardi: cerca di “difendere l’indifendibile”.
I dem chiedono anche l’intervento del sindaco Daniele Silvetti. “Se in pochi di mesi di governo il nuovo corso della destra, nel tentativo di sdoganare linguaggi che non hanno nulla di popolare ma rappresentano solo volgari discriminazioni, è già arrivato a colpire una comunità che da secoli contribuisce allo sviluppo del capoluogo, – afferma Mangialardi – non osiamo pensare a quale decadimento etico e morale è destinata Ancona”.