Il Consiglio regionale della Lombardia ha bocciato a sorpresa una mozione “Anti-ramadan” presentata dalla Lega che chiedeva alla giunta di attivarsi con il governo “per garantire che la normativa statale provveda a regolamentare il tema delle deroghe scolastiche” anche “al fine di evitare una possibile proliferazione di interruzioni dell’attività didattica“. La normativa prevedeva “l’introduzione di adeguati strumenti di monitoraggio in capo alle Regioni” per evitare che “possano esserci discriminazioni rispetto a tutte le confessioni religiose”. Il testo arrivava in Aula dopo le polemiche delle ultime settimane partite dall’intenzione di una scuola di Pioltello, l’istituto Iqbal Masih, di chiudere oggi 10 aprile, il giorno di fine Ramadan.
Con il voto segreto (quindi grazie anche a dei franchi tiratori) e con 34 consiglieri contrari, l’Aula a maggioranza centrodestra ha però respinto la mozione, firmata dal leghista Davide Caparini. Il Carroccio, dopo la bocciatura si è definita “l’unica forza che si sta opponendo all’islamizzazione della nostra società”. Per il capogruppo del Pd Pierfrancesco Majorino, il consiglio regionale lombardo “ha dato un’ottima dimostrazione di democrazia, pluralismo e rispetto della comunità scolastica e dell’autonomia didattica di Pioltello, bocciando una odiosa mozione della Lega che voleva ancora una volta fomentare l’intolleranza e l’odio”.
Una dichiarazione del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara rilasciata ieri, sta intanto continuando ad alimentare le polemiche di questi giorni sul concedere festività scolastiche durante il ramadan musulmano. Queste le parole del ministro: “Nel corso del Consiglio dei Ministri è stato sollevato il tema della chiusura delle scuole per festività non riconosciute dallo Stato. Il ministero è al lavoro per una norma di buonsenso che regolamenti una situazione che rischia di creare conflittualità e caos”.
E non c’è solo il tema “scolastico” legato al ramadan. In molti luoghi d’Italia, e specialmente in Lombardia, si discute se concedere o meno spazi di preghiera in occasione del ramadan. Grazie alla mediazione del prefetto Claudio Sgaraglia, a Turbigo si è potuto invece festeggiare la chiusura del ramadan nel campo sportivo inizialmente vietato dal sindaco di centrodestra del Comune che si trova in provincia di Milano.”È una grande soddisfazione constare che oggi a Turbigo non si è solo celebrata la festa dell’Eid El Fitr tanto cara ai musulmani” ha detto l’avvocato Luca Bauccio, uno dei legali che ha assistito l’associazione Moschea Essa nella battaglia legale contro il comune per ottenere uno spazio. Con la mediazione del prefetto, di cui ha chiesto l’intervento il Tar, la celebrazione si è tenuta al campo sportivo. “La grande partecipazione e la compostezza e civiltà dell’incontro – ha sottolineato ancora l’avvocato – dimostrano che oggi è stata celebrata la festa della democrazia e della Costituzione. La libertà religiosa è un caposaldo della nostra cultura giuridica. Nessuno può essere discriminato per la sua fede. Vigileremo perché non si verifichino più episodi così gravi di islamofobia e intolleranza”.
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