“Solo ieri De Angelis si giustificava di essere cambiato negli ultimi venti anni e di aver abbandonato le sue posizioni antisemite.
Oggi scopriamo che a dicembre 2022 ancora inneggiava a Himmler e all’Olocausto”. Così in una nota il segretario del Pd Lazio Daniele Leodori e il capogruppo dem in Consiglio regionale Mario Ciarla.
I dem fanno riferimento a una foto postata da Marcello De Angelis, responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Lazio, sul suo profilo Instagram. Nella foto, dello scorso 21 dicembre, si vede un bicchiere di vino bianco accanto a un candelabro di terracotta, assieme alla frase “Meglio accendere una candela… che maledire l’oscurità… Buona fine e buon inizio”.
A spiegare il significato esoterico del candelabro è Emanuele Fiano, ex deputato Pd, membro della Comunità ebraica e figlio di un uomo sopravvissuto alla Shoah.
“Quel candelabro è chiamato Yule, ed era offerto come omaggio dal criminale Heinrich Himmler ai camerati delle SS per il capodanno, lo facevano produrre da prigionieri di Dachau alla fabbrica Allach.
I nazisti dovevano accenderlo il 21 dicembre per il solstizio, seguendo la passione himmleriana. Dillo cosa sei, abbi il coraggio delle tue idee, ti piace ancora Himmler? Ti riconosci nel nazismo?
Porti avanti quelle tradizioni? Cosa vuol dire che non sei più quello delle canzoni antisemite se poi fai gli auguri il 21/12 con il porta candela delle SS? Non avete neanche il coraggio”.
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