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Marx addio, il libro della Schlein fa il punto finale della evoluzione della sinistra

Addio Marx. Bye bye Karl. Il libro di Elly Schlein – secondo i più – è il “punto finale della evoluzione o involuzione della sinistra”. E giù discussioni, distinguo, battibecchi , polemiche. È da poche ore in libreria l’ultima fatica letteraria della segreteria dem (“L’imprevista. Un’altra visione del futuro”, Feltrinelli ) – un dialogo tra Elly Schlein e la giornalista politica Susanna Turco che ripercorre il viaggio attraverso l’Italia di questi ultimi mesi – e già si è alzato il polverone mediatico.

Da una parte chi sostiene che il testo documenta la nuova ideologia di Elly tra woke, gay e videogame. Insomma una testimonianza chiara che gli eredi del comunismo, con questa segretaria hanno compiuto “la definitiva transizione da partito dei lavoratori a partito dei diritti (Pd)”.

Scrive il critico Alessandro Gnocchi: ”La sinistra ha rinunciato a proporre un’altra visione dell’economia e ha archiviato la lotta di classe”.

Dall’altra parte solo complimenti cominciati in piazza Vittorio Emanuele a Roma l’altra sera in occasione della presentazione ufficiale. Una piazza con tanti volti noti della politica come Francesco Boccia, Beatrice Lorenzin, Dario Franceschini, Francesco Gualtieri, Livia Turco, Susanna Camusso,Laura Boldrini.

Un viaggio di ricucitura del Paese

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Marx addio. Il libro della Schlein fa il punto finale della evoluzione della sinistra (Foto Ansa) – Blitz Quotidiano

Questo in sintesi il messaggio principale del libro. Come ha spiegato la stessa segretaria del Pd: “Un viaggio di ricucitura del Paese, con le sue fratture e diseguaglianze, ma anche di ricucitura della sinistra, quella casa che abbiamo cercato per tanto tempo e che stiamo cercando di ricostruire”. E poi: “Sono contenta che Susanna mi abbia convinta a raccontare questo discorso politico per chi si chiede da dove sia cominciato e quali siano i valori alla base del futuro che proponiamo per l’Italia”.

I grandi assenti nel libro

Nel suo libro la Schlein archivia la lotta di classe in nome dei diritti di genere e dell’ambientalismo. I critici soprattutto l’accusano che nella sua “visione del futuro” si sia dimenticata della economia e dei lavoratori. E che l’ideologia ufficiale è diventata quella woke, “cioè una miscela di politicamente corretto, multiculturalismo, femminismo, ambientalismo”. Critiche anche per la parte autobiografica del libro in cui le autrici spiegano chi è il nuovo elettore del partito democratico.

E tutti sottolineano che il momento di svolta del partito è arrivato alla chiusura della campagna elettorale del 2022, quando Elly, a Piazza del Popolo, facendo il verso a Giorgia Meloni, disse:” Sono una donna, amo un’altra donna, non sono una madre, ma non per questo sono meno donna”. Il boato di ieri si è trasformato nel consenso di oggi.

Il progetto futuro

Elly lo ha anticipato alle feste dell’Unità di Ferrara e Bologna. I temi sul campo sono molti: cittadinanza, Ius Soli, Ius Scholae, sui quali “ il Pd è disponibile a dialogare ma a partire dalle nostre convinzioni e proposte”. Il libro è uscito in vista delle elezioni regionali in cui la segretaria dem punta a recuperare il voto degli astenuti che “ sono più del 50% degli aventi diritto e che ha deciso di non votare”. Stroncature o consensi a parte, il libro sta suscitando il rumore che si aspettava Feltrinelli. Parlarne bene o male è comunque un successo. Un buon viatico per le vendite.

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