Giorgia Meloni annuncia la “legge Ferragni”, che si propone di rivoluzionare il mondo della beneficenza e del commercio in Italia. L’input è stato proprio la multa dell’Antitrust all’influncer più famosa d’Italia e le indagini che l’hanno coinvolta per truffa. La norma, destinata a privati, enti commerciali, imprese e aziende, vuole garantire maggiore trasparenza in un settore che ha avuto una carenza normativa. Mentre le raccolte fondi del Terzo settore e degli enti non profit sono regolamentate da linee guida del ministero del Lavoro e da norme che obbligano al rendiconto, le attività commerciali e i privati le regole sono più flessibili.
La legge sarà presentata giovedì prossimo al Consiglio dei ministri ed è stata elaborata dal ministero del Made in Italy, guidato da Adolfo Urso. Sostanzialmente imporrà anche alle attività commerciali l’obbligo di specificare chiaramente sulla confezione dei loro prodotti a chi vanno destinati i proventi e in che misura contribuiranno alla beneficenza.
Durante un’intervista a Quarta Repubblica, la premier ha spiegato. “Stiamo lavorando a una norma per le attività commerciali che hanno anche uno scopo benefico per la quale sulla confezione di quello che vendi devi specificare a chi vanno le risorse, per cosa vanno e quanta parte viene effettivamente destinata in beneficenza”. Per Meloni non ci sarebbe nessuno scontro tra il governo e l’influncer. L’obiettivo della legge è quello di migliorare la regolamentazione del settore.
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