Meloni costretta “a letto e al buio”: come sta ora la premier e cosa ha avuto

Meloni, come sta ora. La premier è stata costretta a stare “a letto e al buio” per quasi due giorni per un problema di otoliti. E’ questa la causa dell’indisposizione della presidente del Consiglio.

Meloni, come sta ora. La premier “a letto e al buio” per quasi due giorni

Come spiegano i suoi collaboratori, nella serata di ieri un otorino l’ha visitata a casa, ha diagnosticato la “sindrome otolitica” e le ha eseguito “la manovra” per risolvere la situazione. Ora la premier è “già in via di miglioramento”. Con “il collare” è riuscita ad alzarsi e a parlare al telefono.

Inizialmente, spiegano i collaboratori della premier, si era pensato a “postumi dell’influenza” perché la premier “da un paio di giorni soffriva di nausea, vertigini”. Si è poi pensato alla “labirintite”.

All’esito della visita effettuata a casa, l’otorino ha riscontrato invece la “vertigine posizionale parossistica benigna”, cioè il problema agli otoliti, che presenta sintomi simili. “Già questa mattina, dopo la manovra e con il collare che le impedisce movimenti” bruschi, “si è alzata ed è in fase di miglioramento”. Servirà, aggiungono, ancora qualche giorno “per precauzione”.

Cosa sono gli otoliti

Come spiega il sito my-personaltrainer.it, gli otoliti sono dei piccolissimi agglomerati localizzata nell’orecchio interno. Servono a mantenere l’equilibrio in funzione dello spostamento della testa. Per farlo trasmettono agli organi otolitici il senso di accelerazione. Essendo più pesanti della matrice che li contiene, gli otoliti stimolano le cellule ciliate sensoriali dell’orecchio quando si cambia posizione o viene iniziato un movimento. A loro volta, quest’ultime inviano dei segnali al cervello, informandolo delle variazioni del corpo nello spazio.

Quando l’orecchio interno viene interessato da traumi, infezioni o altre condizioni, gli otoliti si possono distaccare spostandosi nei canali semicircolari. Quest’ultimi vengono stimolati in maniera erronea e diventano sensibili a posizioni della testa a cui normalmente non presterebbero attenzione. La conseguenza di tale fenomeno è la vertigine. 

Conferenza di fine anno spostata al 4 gennaio

Lo staff della premier fa sapere che la conferenza stampa di fine anno si terrà “il 4 gennaio alle 11, d’intesa con l’Ordine dei giornalisti”.  

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Lorenzo Briotti