Mimmo Lucano è stato il candidato più votato di Avs per le Europee. Grazie ai suoi 190mila voti siederà a Bruxelles. Oltre ad aver vinto in Europa, Lucano è di nuovo sindaco della sua Riace dove si votava anche per le amministrative. Ha giurato ed ha preso il posto di Antonio Trifoli, l’ex esponente della Lega che aveva tolto i riferimenti all’accoglienza anche dai cartelli d’ingresso al paese. Trifoli è arrivato ultimo nella sfida a tre per il Comune. Il ritorno di Lucano alla guida del Comune è stato festeggiato dai suoi sostenitori, che l’hanno acclamato a gran voce ed intonato “Bella ciao”
Lucano ha detto di voler “portare in Europa il modello che Salvini voleva cancellare. Salvini pensava che fosse tutto finito e si sbagliava”. E ancora: “Riprendiamo un discorso sospeso 5 anni fa. L’accoglienza dei migranti è un valore che fa da argine all’onda sovranista”. Quando era sindaco aveva trasformato un paese spopolato in una cerniera tra le diverse periferie del Mediterraneo. “Un modello” che aveva portato Riace ad essere studiato nelle università e che aveva proposto un sistema di sviluppo alternativo in una delle zone economicamente più depresse d’Europa.
“È un’emozione indescrivibile – ha detto ancora – Per me è la quarta volta, ma questa è l’elezione più bella e importante perché proviene da una storia di sofferenza e di resistenza”. Lucano era decaduto dalla carica di sindaco nel 2018 dopo il suo arresto nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Locri sui presunti illeciti proprio nella gestione del sistema di accoglienza dei migranti nel centro della Locride. L’inchiesta aveva portato alla condanna di Lucano in primo grado a 13 anni e due mesi di reclusione, quasi il doppio rispetto a quella richiesta dalla Procura della Repubblica di Locri. La condanna era stata poi ridotta, in appello, ad un anno e mezzo, con pena sospesa.
“Gramsci – ha detto ancora Lucano – diceva che bisogna avere sempre il coraggio di continuare e di ricominciare. Ed io l’ho fatto”.. “La destra avanza in Europa – ha proseguito il neosindaco – ma la sinistra avanza da Riace. Dalla periferia dell’Italia è possibile fare partire una speranza per l’Europa e per il mondo. Ancora non so come mi dividerò tra gli impegni al Parlamento europeo e quelli di sindaco, ma per me sarà sicuramente facile e, soprattutto, non cambierà il mio rapporto con la politica vissuta. Io sono uno come tanti e credo di avere gli anticorpi giusti per non creare distanze con i cittadini. Riace ha avuto una storia e un’esperienza fantastica. Ha accolto persone in fuga dalle guerre e dalle miserie. È un’opera che non si vede perché immateriale, ma è questo il nostro biglietto da visita”.