Mutui più costosi, Gasparri: “tagliare i tassi e tutelare risparmiatori. La politica Ue di Lagarde è troppo restrittiva”, commenta il Capogruppo di Forza Italia al Senato.
Il rapporto “Banche e moneta” pubblicato il 10 gennaio dalla Banca d’Italia riporta infatti l’aumento dei tassi di interesse sui prestiti ai privati per l’acquisto di una casa. Si tratta del 4.92%.
“Questo aumento dei tassi- continua Gasparri –grava drasticamente sulle tasche dei nostri cittadini e fa aumentare il costo del denaro.
L’aumento riportato il 10 gennaio dai dati di Bankitalia è del 4,92% sui tassi di interesse dei prestiti erogati nel mese alle famiglie per comprare casa. Conferma la politica europea troppo restrittiva della Lagarde, che deve essere fermata.”
Forza Italia sostiene con convinzione e da tempo il taglio dei tassi per evitare oneri troppo eccessivi ed insostenibili a carico delle famiglie.
La nostra priorità è andare incontro ai cittadini, che già stanno affrontando le conseguenze economiche delle guerre in corso e del caro vita.
La Lagarde si svegli. Tutelare i risparmiatori, non creare danni irreversibili”.
I mutui
Il rapporto “Banche e moneta” novembre 2023 di Banca d’Italia rileva che tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso annuale effettivo globale, Taeg) si sono collocati al 4,92% (4,72 in ottobre);
la quota di questi prestiti con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a 1 anno è stata del 22% (35% nel mese precedente).
Il Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 10,27 per cento (10,45 nel mese precedente).
I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 5,59% (5,46 nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 5,98%, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 5,30 per cento.
I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,95% (0,92 nel mese precedente).
Altri prestiti
Sempre a novembre i prestiti al settore privato sono diminuiti del 3,2% sui dodici mesi (-3,1 nel precedente mese di ottobre).
In particolare, i prestiti alle famiglie si sono ridotti dell’1,2% sui dodici mesi (erano calati dell’1,1 nel mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie si sono ridotti del 4,8 per cento (-5,3 nel mese precedente).
I depositi del settore privato sono diminuiti del 4,1% sui dodici mesi (-5,0 in ottobre); la raccolta obbligazionaria è aumentata del 19,7 per cento (17,9 in ottobre).