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Parodi (presidente ANM): "Cercherò di pacificare ma non arretriamo. Lo sciopero non è contro il Governo" (foto ANSA) - Blitz quotidiano
“Un momento così complicato nei rapporti tra esecutivo e magistratura, tra poteri dello Stato, non me lo ricordo e non credo vi siano precedenti”. Così si è espresso Cesare Parodi, neopresidente dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM), in un’intervista rilasciata a La Stampa. Parodi ha evidenziato come la situazione attuale sia caratterizzata da uno scontro sistemico tra i poteri dello Stato. “Cercherò di pacificare, per quanto possibile”, ha aggiunto, “ma spiegando anche le ragioni delle nostre posizioni sulle quali non si arretra”.
L’apertura al dialogo con il Governo
La premier Giorgia Meloni ha auspicato una ripresa del dialogo con la magistratura, e un incontro è stato già programmato, anche se la data non è ancora stata fissata. Parodi ha commentato: “Lo considero un segnale sicuramente positivo quantomeno sul piano relazionale e non può che rallegrarmi. I contenuti li verificheremo spero presto. Comunque, credo che il dialogo sia la cosa migliore. Il muro contro muro difficilmente paga”.
In un’intervista al Corriere della Sera, il neopresidente dell’ANM si è definito “un mite, uomo delle istituzioni”, sottolineando che l’incontro con la premier sarà “un’occasione per spiegare una volta di più con chiarezza, fermezza, lucidità e senza nessun cedimento le nostre ragioni”. Ha precisato: “Andrò per portare una difesa dei magistrati e non, attenzione, in quanto corporazione. Vorrei che superassimo una certa narrazione”.
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La questione della separazione delle carriere
Parodi ha affrontato anche il delicato tema della separazione delle carriere tra magistratura inquirente e giudicante. “Da cittadino mi sento maggiormente tutelato con l’attuale assetto che non con le carriere separate”, ha dichiarato, esprimendo una posizione chiara contro una delle riforme più discusse nel dibattito politico-giuridico italiano.
Lo sciopero del 27 e il mandato dell’ANM
Nonostante l’apertura al dialogo, il presidente dell’ANM ha ribadito che lo sciopero dei magistrati previsto per il 27 rimane confermato. In un’intervista a Repubblica, ha spiegato: “Mantenere aperto un dialogo è fondamentale. Il che non vuol dire che sono ottimista rispetto al fatto che le cose possano cambiare. Lo sciopero non è contro il governo, ma uno strumento per portare le nostre istanze all’attenzione dell’opinione pubblica, sarà solo l’inizio del nostro impegno e neanche decisivo”. Ha sottolineato come la decisione sia il risultato di un preciso mandato elettorale: “Abbiamo avuto un preciso mandato elettorale dall’assemblea e non ci tireremo indietro. E su questo siamo tutti assolutamente compatti”.