La partita dei sindaci: tutti i capoluoghi di Regione al centrosinistra. Disastro affluenza: sotto il 50%

Ballottaggi delle Comunali: valore politico da interpretare. Vero, le grandi città sono al Centrosinistra ma l’affluenza è stata un disastro: sotto il 50%. Le coalizioni a guida Pd hanno conquistato tutti i capoluoghi di regione, in primis Firenze e Bari, più il ribaltone a Perugia.

Certo, la Schlein è più salda e la sua esultanza ha un qualche fondamento (“Il voto ha bocciato la destra che governa”). La sua leadership nel partito e nel campo della opposizione esce rafforzata, tanto più dopo le percentuali ottenute dopo le Europee.

Ma questo risultato amministrativo non comporta rischi per il governo, la tenuta del Centrodestra e dell’esecutivo è intatta. E questo per una ragione storica: quando il Paese è chiamato a votare per il sindaco, i cittadini votano per il sindaco e non per il Parlamento nazionale, tenendo conto di tendenze territoriali, “queste sì anche politiche” come osserva Raffaele Marmo su QN.

Cioè tendenze che vengono da lontano “e appartengono, come nel caso di Firenze o Bari, a una tradizione consolidata”; ergo una tradizione che prescinde dai leader e dai governi nazionali. Mentre in altre situazioni (Perugia, Potenza, Cagliari) “ha prevalso, almeno in questa fase, la logica della alternanza. È in qualche misura addirittura fisiologico”.

Un test per le coalizioni

Dopo il successo a Cagliari, peraltro maturato già nel primo turno, è arrivato l’en plein progressista: un test superato per il “ campo largo”, sulla rotta delle Regionali. In 6 capoluoghi su 14 andati al ballottaggio si sono imposte le candidate donna. Fratelli d’Italia vede i risultati sotto una prospettiva diversa:” Abbiamo strappato 4 capoluoghi, gli avversari 3”. E si riapre il dibattito sulla legge elettorale.

Crollo dell’affluenza

Era ampiamente previsto. I timori della vigilia erano fondati: è andato alle urne il 47,7% degli aventi diritto, nel primo turno si era registrato il 62,8%. Un calo considerato fisiologico ma certamente vistoso. E opinione diffusa che i cittadini siano meno invogliati a votare laddove i risultati del primo turno appaiono già molto netti, ritenendolo un voto “ superfluo”. Si è trattato di un valido test sulla rotta delle Regionali, anche a proposito delle alleanze da comporre: la prima chiamata sarà per l’Umbria, in autunno.

Shock Pd nel bolognese

Il partito di Elly Schlein, dopo quasi 80 anni, ha perso 2 feudi su 3. In particolare Pianoro e Castel Maggiore in mano al Centrosinistra dal dopo guerra , sono andati ko. Si sono imposte le liste civiche, piene anche di ex dem.

Si è salvato solo Casalecchio. Il Centrodestra ha vinto a Mirandola, Copparo, Tresignana. Il bilancio nei 35 comuni superiori ai 15.000 abitanti si è concluso con un 26-6 per il Centrosinistra. Serafico Bonaccini:” Il bilancio complessivo è buono “.

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Enrico Pirondini