Patto Papa-Mattarella per l’Emilia Romagna. Il capo dello Stato ha ricevuto lunedì 29 maggio dalle mani del Pontefice il “Premio internazionale Paolo Vl”. Motivazione: avere interpretato costantemente la Politica come servizio al bene comune. Riconoscimento di 100 mila euro che Mattarella ha immediatamente devoluto alla “Comunità Papa Giovanni XXIII” fondata da don Oreste Benzi (1925-2007) in Romagna negli anni Sessanta per arginare le forme di disagio sociale come la devianza adolescenziale, l’handicap, la prostituzione, la povertà.
La prima casa-famiglia della Associazione è stata aperta il 3 luglio 1973. Da allora il progetto di don Benzi si è sviluppato notevolmente. Oggi conta qualcosa come 204 case-famiglia distribuite in diverse regioni. Chiamava gli emarginati “gli ultimi”. E aggiungeva:”Sono coloro ai quali nessuno pensa. E se ci pensa, pensa male”. Da buon romagnolo era alla constante ricerca di “soluzioni concrete “. E le ha trovate.
Mattarellla il giorno dopo (martedì 30) è andato a visitare le zone colpite dal disastro ed è stato accolto da un bagno di folla. Ha incontrato sfollati, agricoltori, sindaci. A Forlì ha ha visto i volontari. A Cesena dove era stato il 2 giugno, per celebrare i quarant’anni della fiera ortofrutticola, ha incontrato gli imprenditori romagnoli che gli hanno raccontato di essere sommersi da uno spesso strato di acqua e fango. Ha visitato altri centri martoriati come Lugo e Faenza. Ovunque è stato un tripudio.
Papa Bergoglio nel corso della premiazione nella “ Sala Clementina” ha voluto dedicare un pensiero alla gente della regione devastata dagli allagamenti, ponendola a esempio civico:” La responsabilità, come ci mostrano in questi giorni tanti cittadini dell’Emilia Romagna, chiama ciascuno ad andare contro corrente rispetto al clima di disfattismo e lamentela, per sentire proprie le necessità altrui e riscoprire se stessi come parti insostituibili dell’unico tessuto sociale e umano a cui tutti apparteniamo”.
Il Pontefice ha colto l’occasione per celebrare il valore e la dignità del servizio, lo stile più alto del vivere, che pone gli altri prima delle proprie aspettative. Ha detto:” Se questo sia vero per lei, signor Presidente, lo testimonia il popolo italiano, che non dimentica la sua rinuncia al meritato riposo fatta in nome del servizio richiestole dallo Stato”.
La Papa Giovanni XXlll è stata colta di sorpresa dall’annuncio di Mattarella. E prontamente Matteo Fadda, torinese, presidente e secondo successore di don Benzi,ha detto:” Intendo esprimere il nostro sentimento di stima e gratitudine per aver deciso di devolvere il premio per le nostre case colpite dall’alluvione in Romagna, terra dove è nata la nostra Comunità e dove abbiamo centinaia di strutture di accoglienza. Questa straordinaria provvidenza è per i tanti poveri e le persone gravemente disabili che accogliamo e che ora sono sfollate”.
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