Pd, alle Primarie c’è in corsa pure un banchiere. È il bergamasco Antonio Guzzetti, 73 anni, vent’anni alla Banca Mondiale con Draghi. Può salvarlo dalla irrilevanza?
Si è fatto avanti lui con una intervista a Repubblica. Vola basso, per ora. Gli servono 4.000 firme per partire. Le troverà. Ammette: ”Mi considero un underdog, uno sfavorito. Non appartengo a nessuna corrente interna né a gruppi di potere, ma credo che la mia trentennale esperienza internazionale possa dare un contributo importante al Pd.
“Avverto nel percorso congressuale una certa improvvisazione, mancanza di competenze e progettualità. Bonaccini è sicuramente un ottimo amministratore, ma per le idee mi sento più vicino a Elly Schlein .Ma ho anche una grande stima per Gianni Cuperlo. Credo che il PD abbia bisogno di un rinnovamento totale della classe dirigente, di abbattere le correnti.
“Il segretario non lo decidono Bettini e Franceschini. Negli anni novanta, quando ho iniziato a lavorare alla Banca Mondiale, sono stato a stretto contatto con Mario Draghi e credo che abbia interpretato molto bene il suo ruolo: è riuscito a dare una boccata di ossigeno alla Banca Mondiale. Come capo del governo però Draghi non è stato capace di interpretare quel ruolo di mediazione e compromessi che un politico italiano deve fare per poter gestire la cosa pubblica. Non ha potuto dare quel contributo che un uomo del suo valore avrebbe potuto dare ad un paese come l’Italia”.
Sorprese della Befana. Bonaccini arranca, Elly Schlein guadagna 10 punti. Il margine tra i due comunque favoriti si sta assottigliando sempre più. Già il 12 dicembre il sondaggio SWG registrava il trend calante per Bonaccini: apppena quattro punti di vantaggio sulla sua ex- vice presidente . Sulla data del voto, fissata per il 19 febbraio ,prosegue il braccio di ferro tra le correnti. Tutto è in evoluzione. Adesso si parla addirittura di un testa a testa fra Bonaccini ed Elly Schlein. La neo-deputata infatti sta proponendo una piattaforma decisamente progressista quasi in sovrapposizione con il rampante M5S di Giuseppe Conte ma senza mai scadere nella nostalgia.
Il candidato segretario Bonaccini pedala in tandem con Pina Picierno, 41 anni. E dice:” non è un ticket, dobbiamo andare forte insieme. Lei è con me”. Anche Orfini si schiera con il governatore dell’ Emilia Romagna.
Terzo incomodo Gianni Cuperlo, 61 anni , che ha già presentato il suo manifesto:”Voglio salvare il PD. Per essere di sinistra servono fatti non parole. Dobbiamo fare di tutto pertenere insieme le diverse anime”. Franceschini si schiera con la Schlein e la sua Area si spacca. Anche Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, è con Bonaccini. Così pure Nardella. Paola De Micheli resta un outsider.
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