Pedofili+e+stupratori%2C+%26%238220%3Bil+carcere+non+basta%26%238221%3B%3A+ma+la+castrazione+chimica+serve+veramente%3F
blitzquotidianoit
/politica/politica-italiana/pedofili-e-stupratori-il-carcere-non-basta-ma-la-castrazione-chimica-serve-veramente-3554745/amp/

Pedofili e stupratori, “il carcere non basta”: ma la castrazione chimica serve veramente?

Portare avanti in Parlamento “il disegno di legge della Lega sulla castrazione chimica” perché se “stupri una donna o un bambino hai evidentemente un problema” e “la condanna in carcere non basta”. È netta la posizione del vicepremier Matteo Salvini sul caso di stupro avvenuto a Palermo, vicenda che ha riportato nuovamente i riflettori della politica sul delicato tema della violenza di genere. A condividere la proposta, che per Salvini “la Lega ha copiato da altri Paesi europei e del mondo”, è il senatore Roberto Marti, presidente della commissione Cultura a Palazzo Madama, il quale pur riconoscendo l’importanza di insegnare “la cultura del rispetto” chiede che con il ddl si giunga a “un inasprimento delle pene per pedofili e stupratori”.

La destra e la castrazione chimica

L’idea di ricorrere alla castrazione chimica per i rei di violenza sessuale non è nuova agli ambienti di destra. Un emendamento al decreto sicurezza presentato nel novembre 2018 da Fratelli d’Italia, chiedeva di “introdurre la castrazione chimica per pedofili e stupratori recidivi, da applicare dopo la scarcerazione in aggiunta alle attuali pene previste”. E ancora, l’anno dopo Fdi, in un ordine del giorno al ddl Codice Rosso – poi bocciato dalla Camera – chiedeva che si subordinasse alla castrazione chimica la concessione della sospensione condizionale della pena in caso di condanna per reati sessuali.

Stavolta, invece, toccherà a Salvini chiedere di calendarizzare il testo in commissione, dove per certo incontrerà il muro del Pd, contrario a introdurre per legge punizioni di questo tipo. La senatrice Pd Cecilia D’Elia ha ricordato invece che al Senato “attende solo di essere discusso” il disegno di legge 294, a sua prima firma, “volto a promuovere educazione all’affettività e alle differenze” attraverso una serie di azioni concrete da integrare nei piani scolastici. A puntare sulla scuola, d’altronde, è anche il ministro dell’Istruzione Valditara, che sta organizzando con la ministra Roccella “un’iniziativa contro la violenza sulle donne che si terrà il 25 novembre”. Il progetto, che il ministro vorrebbe far partire già da quest’anno, sarebbe quello di tenere degli incontri con gli studenti in cui invitare vittime di abusi che possano “testimoniare in modo diretto che cosa significa la violenza contro le donne”.

Alessandro Avico

Recent Posts

La stangata per le vacanze, costi di alberghi e trasporti 5 volte sopra il carovita

Stangata per le vacanze: l'inflazione resta ancora inchiodata allo 0,8% a giugno, per il terzo…

12 ore ago

AGCM avvia istruttoria contro Google per pratiche commerciali scorrette

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha recentemente avviato un'istruttoria nei confronti di…

13 ore ago

Fa tanto caldo, l’elenco delle città con il bollino rosso per oggi e per domani

Sono 13 le città che fino a venerdì sono da bollino rosso, cioè la condizione…

13 ore ago

Troppa chemio a un bambino malato di leucemia: provocata una patologia cerebrale. Condannato un medico

La vicenda del bambino di sei anni affetto da leucemia, vittima di una dose sbagliata…

14 ore ago

Biden ha il Covid e forse stavolta dovrà mollare per davvero (se glielo dice il medico)

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha il Covid. Cancellato un evento a Las…

14 ore ago

Sei morti avvelenati in un hotel di lusso a Bangkok, tracce di cianuro nelle tazze del té

Un inquietante caso di avvelenamento, che ricorda le dinamiche del celebre romanzo "Dieci piccoli indiani"…

15 ore ago