Perché l’Italia non è più competitiva e la supremazia dei burocrati è alla fine e il futuro si volge al Pacifico.
Mario Draghi ha presentato un programma per il recupero della competitività europea. Si tratta di un lavoro “macroeconomico”, che si limita a fissare obbiettivi generali.
Per quanto riguarda il decisore politico, la domanda è la seguente: gli italiani sono in grado di diventare “più” competitivi e a quali condizioni?
Concorrenza e contrattazione. Prendiamo in esame il caso della ex Fiat. Tra lo Stato e la società che riceveva generosi contributi pubblici esisteva un patto frutto di una “contrattazione”. Il governo pagava e in cambio la Fiat non licenziava. Dopo questo periodo, la Fiat si è salvata dal baratro grazie all’accordo con la Chrysler, perdendo così la caratteristica di italianità.
Quando la Stellantis chiede ad alcuni operai di andare in trasferta in Polonia, applica le regole della concorrenza.
Invece di urlare allo scandalo, perché i partiti, il governo e i sindacati non cercano di capire per quale ragione la direzione di Stellantis trova più conveniente insediarsi in Polonia anziché restare in Italia?
La risposta che viene in mente è questa: perché la Polonia e tutte le altre sedi estere presso cui opera la società, offrono condizioni migliori.
Un sistema-paese è competitivo se è in grado di garantire l’efficienza della mano d’opera, risorse energetiche a prezzo contenuto, un’equa fiscalità, una giustizia e una burocrazia efficienti. Chi si pone fuori da questa logica fa pura demagogia.
I Vegani si nutrono di vegetali. Se, con il passare del tempo, i Vegani si moltiplicassero in Europa e nel mondo, la “domanda”della carne suina o bovina si ridurrebbe drasticamente.L’inquinamento causato dagli allevamenti animali potrebbe attenuarsi.
Invece, tutto ciò che è imposto da un’Autorità esce dalle Regole, perché in un mercato libero il potere d’acquisto può essere esercitato solo dai consumatori. Allo stato, il mercato europeo, indirizzato dai gruppi più forti di cui il nostro paese non fa parte, non è libero ma “drogato”.
Per quanto riguarda i danni climatici, i governi dei paesi che rappresentano i due terzi del mondo affermano che i terremoti, le glaciazioni, l’inaridimento dei territori, gli tsunami, l’espandersi dei parassiti e dei virus, si sono verificati molto prima della civiltà industriale.
L’Africa è diventata un continente arido per eventi naturali non controllabili. I grandi fenomeni climatici non sono opera dell’uomo come vorrebbero i “catastrofisti” occidentali.
La Cina e l’India continuano a produrre acciaio con impianti a carbone e importano i robot dismessi dagli europei. Gli scienziati cinesi pensano che la riduzione dei combustibili fossili non salverà la natura e affosserà l’economia, condannando alla fame tre miliardi di persone.
Insomma, il movimento dei Verdi, una sparuta minoranza planetaria, è riuscita a fissare obbiettivi energetici insostenibili. Poiché il loro credo non si basa su principi scientifici universalmente riconosciuti, ci troviamo dinnanzi ad un “movimento”” paragonabile ad una setta religiosa.
Il “documento Draghi”, definisce “ambiziosi” gli obiettivi climatici, in quanto “più aggressivi rispetto ai concorrenti”.
Le indicazioni di Draghi sono state snobbate al punto che, senza averle mai discusse, l’Europa invita l’Italia ad accelerare il programma di riconversione energetica delle abitazioni.
Tale programma consiste nel far pagare in unica soluzione il risparmio delle bollette dei prossimi vent’anni.
La proprietà abitativa in Italia è divisa tra milioni di famiglie che non sono in grado di sopportare la patrimoniale “energetica”, in assenza di redditi che consentano di contrarre mutui e di onorarli.
Inoltre, il nostro paese è afflitto da gravi problemi, generati dall’esistenza di masse indistinte che non hanno un’abitazione e che occupano le case altrui pubbliche e private.
Il “campo largo”della sinistra (in via di formazione), è condizionato dalla presenza dei Verdi, essenziale per far sperare in una futura vittoria elettorale. Accade così che il Pd vota in Europa per l’attuazione della rapida riconversione energetica.
Una proposta di governo “praticabile” potrebbe essere quella di esentare da tassazione gli immobili in modo da far recuperare ai proprietari la “patrimoniale energetica”, con ricadute benefiche per il mercato degli affitti. Solo che il governo europeo ci impone di aumentare la tassa sulla casa.
I cinesi che vengono in Italia stanno conquistando continue posizioni di mercato. Essi sono in grado di offrire prodotti e servizi alla persona a metà prezzo rispetto alle nostre imprese e i loro migliori clienti sono i percettori di bassi redditi. E’ l’operaio che deve risparmiare dieci euro a rivolgersi ai cinesi.
Sul piano dell’ordine pubblico, i cinesi non vanno nelle stazioni ferroviarie o sulle strade a taglieggiare, rubare e uccidere e non sono avvertiti come immigrati “pericolosi” perché lavorano e producono senza sconti.
Il marocchino che gestisce un banco di ortofrutta, ha diritto all’esenzione fiscale per tre anni e fa concorrenza sleale. Chi parla di razzismo verso i migranti africani non considera che le nostre classi disagiate devono difendersi dalla delinquenza comune, ma, soprattutto, da quella di “importazione”.
Questa situazione è ormai avvertita in tutto l’Occidente. Il governo tedesco sta chiedendo all’Italia e all’Austria di riprendersi gli immigrati transitati nei loro territori.
Il massimo della contraddizione politica è proprio quella dell’attuale governo tedesco, i cui partiti sostenitori hanno favorito una strategia di immigrazione lassista e ora adottano le politiche della destra che avevano combattuto.
Le condizioni dell’attuale debacle tedesca derivano dalla politica della Merkel che aveva accolto in massa i profughi siriani e turchi. Oggi è venuta meno la potenza economica del paese e quei profughi sono diventati un problemasociale difficilmente risolvibile.
L’idea che il green sarà il grande business delle prossime generazioni, contrasta con il fatto che le batterie elettriche delle auto ce le forniscono i cinesi mentre le scorie saranno inviate nelle discariche a cielo aperto africane.
Gli studenti hanno un sacro rispetto dei docenti. Quando uno studente universitario non passa gli esami può arrivare al suicidio. In Italia lo studente rimandato può fare ricorso al Tar o percuotere l’insegnante.
Una televisione di Shangai informa i cittadini che il direttore dei lavori del cantiere che costruisce un grattacelo, ha ritardato la consegna di un mese ed è stato licenziato. La gente applaude e condivide perché chi sbaglia deve pagare. Il governo italiano approva la legge sul consumo della cannabis, ma il Tar boccia il decreto.
Nell’attuale momento storico, la supremazia dell’Europa dei burocrati sta rapidamente arrivando alla fine e il futuro si volge al Pacifico.