Pier Ferdinando Casini: “Bisogna ripristinare il finanziamento pubblico ai partiti”

Quali potrebbero essere le soluzioni contro la dilagante corruzione nella politica italiana? Per Pier Ferdinando Casini, intervistato dalla Stampa, “servono tre provvedimenti. Il primo: una riforma che restituisca all’elettore la possibilità di scelta. Le preferenze hanno delle controindicazioni, ma non si è inventato un meccanismo migliore”. Quindi “bisogna applicare l’articolo 49 della Costituzione: ci vuole un controllo democratico sulla vita dei partiti. E poi bisogna ripristinare il finanziamento pubblico: in questo modo non dico che avremo sconfitto il malaffare, ma almeno toglieremo l’alibi di dire che è colpa della politica o delle elezioni”.

L’intervista alla Stampa

Togliere il finanziamento pubblico ai partiti, sostiene l’ex presidente della Camera, “è stato un errore, che mi vanto di non aver fatto: sono stato uno dei pochi che hanno votato contro. Sarebbe stato un errore anche in presenza di bontà e onestà generalizzate”. Questo perché “è sempre un errore pagare un prezzo legislativo all’antipolitica, sperando così di placarla. Il risultato è che non hai battuto l’antipolitica e hai fatto una cosa sbagliata. E non è stato l’unico episodio”. Casini critica anche “la riduzione del numero dei parlamentari, che ha reso meno efficiente il lavoro del Parlamento e privato interi territori di una rappresentanza: anche in quel caso votai contro”. Sulla possibilità che esista una maggioranza in Parlamento per tornare a discutere di finanziamento pubblico, Casini è possibilista: “Il buon senso è sempre in minoranza, ma in realtà queste mie riflessioni in privato sono molto diffuse. Spero che ci sia chi ha il coraggio di farle anche in pubblico”.

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Gianluca Pace