Pino Insegno è tornato in Rai per condurre “Il mercante in fiera”. Il doppiatore e conduttore non se la sta passando molto bene: il programma in onda su Rai Due continua a non riscuotere un alto gradimento di pubblico e si parla di una possibile chiusura anticipata.
Insegno, nella sua fascia orario ha sostituito L’Eredità di Flavio Insinna ed è tornato in onda con un format che aveva condotto per la prima volta in Mediaset diversi anni fa.
Pino Insegno, bassi ascolti per “Il mercante in fiera”
L’esperimento, sia per la fascia oraria complessa che per la scarsa presa sul pubblico, non si sta dimostrando dei più fortunati. Il Corriere della Sera ha ora intervistato telefonicamente Insegno il quale si è tolto qualche sassolino dalle scarpe: “Ho 64 anni. E nessuno dice che ne ho 40 di carriera sulle spalle e che sono commendatore della Repubblica per meriti sociali. Sento l’affetto della gente…. Mi hanno chiesto di dare una mano a una rete chiamata Raiduepercento. Perché è quella la media di quella fascia oraria”.
Prosegue Insigno: “L’idea era di rianimare un po’ lo slot, di far capire all’abbonato che non passano solo vecchi telefilm quattro volte di seguito. Mi fanno partire all’1,2%, poi devo scalare. Facciamo la media del 2,4%. Non è tanto? Okay, ma non è nemmeno poco. E segnalo che siamo solo alla ventesima puntata”.
Pino Insegno, il suo programma verso la chiusura?
Sulle ipotesi di chiusura del programma Insegno parla di “cattiverie” scritte sui giornali e sui siti. Per Insegno, quanto detto sul suo conto in questi mesi è legato sostanzialmente a ragioni politiche: “La verità è che ce l’avete con me perché ero sul palco di Giorgia… E, allora, le chiedo: quelli che invece vanno sul palco di piazza San Giovanni alla festa del Primo Maggio?“.