Aggressioni in Aula e no premierato, martedì 18 giugno tutte le opposizioni unite in piazza (Santi Apostoli, Roma)

Le opposizioni saranno in piazza, martedì a Roma, con lo slogan: ‘difendiamo l’unità nazionale’. Lo rendono noto Pd, M5s, Avs e Più Europa. “Dopo le aggressioni fisiche della maggioranza in Parlamento non possiamo accettare che anche il Paese sia ostaggio di questo clima di intimidazioni continue”.

“Non permetteremo che vengano compromesse l’unità e la coesione nazionale. Per questo invitiamo la cittadinanza, le forze politiche e sociali, quelle civiche e democratiche di questo Paese ad unirsi alla nostra mobilitazione. Ci vediamo a Roma alle 17.30 di martedì 18 giugno, in piazza Santissimi Apostoli”.

Già in mattinata alla Camera nell’assemblea congiunta di senatori e deputati del Pd con Elly Schlein era emersa la volontà di tenere alta l’attenzione su quanto sta avvenendo e di prendere contatti con le altre opposizioni.

“Faremo un’opposizione durissima – aveva detto Schlein – a una riforma che scardina la Costituzione. Quello che è successo non può passare sotto silenzio, non è stata una rissa ma un’aggressione”.

Ed è stato caos in Aula: la Camera ha bocciato la proposta dell’opposizione di modificare nel processo verbale della seduta di ieri il termine ‘disordini’ con ‘aggressione nei confronti del deputato Donno’. La richiesta era stata avanzata dalla capogruppo Dem Chiara Braga. La proposta non è passata per 42 voti. Dalle opposizioni sono partite urla ‘Vergogna!’.

Il parapiglia in Aula è scattato quando il deputato leghista Domenico Furgiuele ha fatto il segno della X Mas rivolgendosi ai banchi delle opposizioni che mostravano il tricolore e cantavano ‘Bella ciao’. Il deputato Donno ha cercato di consegnare un tricolore al ministro Calderoli che subito è stato ‘protetto’ dai compagni di partito. E immediata si è scatena una maxi-rissa a fatica domata dai commessi.

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Warsamé Dini Casali