Rebus Bonaccini: resta governatore dell’Emilia Romagna (in sella dal 2014) o se ne va in Europa? O addirittura in Senato, Nel dubbio a Bologna è già scattato il toto-successore. Certo, con Elly Schlein capolista alle Europee, è difficile la candidatura del 57enne governatore. Sono ore concitate in casa del Pd dopo il voto in Senato che ha seppellito le speranze di Bonaccini a ricandidarsi alla guida della sua Regione. Un voto che ha lacerato il Pd mai così diviso (eufemismo).
I POSSSIBILI SUCCESSORI
Nomi se ne fanno tanti da quando il sindaco di Bologna, Matteo Lepore (sostenitore della segretaria dem) ha gelato la querelle lasciando ogni decisione ai parlamentari. Fiocccano i nomi. Due, al momento, i più gettonati: Vincenzo Colla e Michele De Pascale. Cioè l’assessore regionale alle attività produttive e il sindaco di Ravenna.
Colla ha un profilo nel segno della continuità ed un passato da segretario regionale della CGIL; dunque un legame forte con Elly Schlein e il mondo del lavoro a cui vuole guardare il Pd odierno. De Pascale, 39 anni, sindaco di Ravenna dal 2016 nonché presidente della Unione delle Province d’Italia , è un politico molto vicino a Bonaccini.
Guida una amministrazione formata da Pd, Partito repubblicano italiano, Italia del Valori e quattro liste civiche. Alle comunali dell’ottobre 2021 e’ stato sostenuto da tutto al Centrosinistra oltre al M5S: è stato rieletto al primo turno con il 59,5%.
Più staccati i profili femminili a partire dall’europarlamentare Elisabetta Gualmini e dalla sindaca uscente di San Lazzaro, Isabella Conti. Sullo sfondo l’assessore regionale al welfare Igor Taruffi, 43 anni, Sinistra italiana, amico del cantautore Francesco Guccini, mai iscritto ai dem, responsabile nazionale della organizzazione del Pd.
GLI SCENARI POSSIBILI DEL GOVERNATORE
Ipotesi ne rincorrono tante: Bonaccini non commenta il tema del terzo mandato (anche se nei giorni scorsi si è detto disponibile ad aprire un confronto) e, per ora si concentra su giovani, industria, formazione e lavoro.
Protagonista a Genova di un incontro sul tema della innovazione, ha tuonato: ”Dobbiamo smetterla di regalare i voti di artigiani e di piccoli imprenditori a una destra che non li merita”. Ma dieci anni in Regione lasciano aperti diversi scenari per un dopo regione tutto da decifrare.
Addirittura c’è chi pronostica per Stefano Bonaccini una specie di periodo sabbatico in cui si dedicherà solo a fare il presidente del Pd. Proprio in queste ultime ore è tornato a soffiare prepotente il cosiddetto “ lodo Rando“ dal nome della senatrice Vincenza Rando, 65 anni, avvocato patrocinante in Cassazione , nel PC dal 1991.
La senatrice, eletta a Modena,si è dimessa dal Senato per entrare come assessore nella nuova giunta regionale. Dunque si va ad elezioni suppletive per il seggio lasciato vacante e il Centrosinistra candiderebbe Stefano Bonaccini, che così diventerebbe Senatore della Repubblica.
A Genova Bonaccini è stato chiaro: ”Tutti mi chiedono del terzo mandato, ma io non voglio entrare nello scontro politico tra Meloni e Salvini, tanto meno è mia intenzione attaccare la segretaria Schlein”. Infine la raccomandazione di Bonaccini a tutti i presenti alla tappa itinerante di “ Genova futura” :” Adesso rimaniamo compatti, i nodi li affronteremo in futuro”.