Reggio Emilia, Gasparri: presentata interrogazione dopo le dichiarazioni del procuratore capo Calogero Gaetano Paci riportate il 24 gennaio dal quotidiano il Giornale e riferentesi all’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano il 21 gennaio.
Il senatore Maurizio Gasparri ha fatto sapere:
“Ho presentato una interrogazione al Ministro dell’Interno e al Ministro della Giustizia dopo le dichiarazioni, riportate su ‘Il Giornale’, del procuratore capo di Reggio Emilia, Calogero Gaetano Paci, che ha detto: ‘Reggio Emilia è la nuova capitale della ‘ndrangheta al Nord’. Facendo riferimento a ‘rapporti tra ‘ndrangheta e tessuto economico, professionale, sociale e politico-istituzionale reggiano ed emiliano che sembrano prefigurare la quiete prima della tempesta giudiziaria contro amministratori e imprenditori, diventati complici attraverso raffinate operazioni che aggirano l’Erario, creando ricchezza e consenso’, si legge.
Dichiarazioni gravi e che sollevano interrogativi inquietanti.
L’articolo menzionato poi riporta quanto affermato dal pentito Luigi Bonaventura, ex-rampollo di una delle più potenti cosche del Crotonese, il quale fa riferimento alla presenza in Emilia-Romagna ‘di due cosche distaccate’.
E si indica l’aumento allarmante di reati ambientali (+128% nel 2022 secondo Legambiente), che solleva interrogativi su ipotesi di rischio Terra dei fuochi che si allargherebbe non solo alla Calabria, ma anche a Lombardia, Piemonte e Liguria.
L ’articolo riporta, ancora, di operazioni finanziarie ‘sempre più sofisticate’ dietro le quali ci sarebbe il riciclaggio, reato che richiede tempi lunghi di indagine, come dimostrano quelle della Finanza e della nuova Dia del generale della Guardia di finanza Michele Carbone.
Ho sollevato la questione agli organi competenti per sapere se siano a conoscenza di questi fatti riportati nell’articoli di stampa e quali indagini siano state eventualmente svolte o siano in corso di svolgimento.
Quali iniziative intendano promuovere, nell’ambito delle proprie rispettive competenze, per fare chiarezza e se ritengano di valutare il rafforzamento del monitoraggio di misure antiriciclaggio”.