Elly Schlein e Giorgia Meloni FOTO ANSA
Risiko candidature per le Europee di giugno: giochi aperti e burrascosi. Nomi in campo se ne fanno tanti. È caccia al Vip. Fioccano candidature mediatiche come il generale Vannacci e la maestra di Monza detenuta a Budapest, fino a ieri perfetti sconosciuti. È la conferma che poco o nulla è cambiato. Troppo spesso i partiti del Belpaese hanno mandato a Bruxelles figure politiche di secondo piano. E come dice Lorenzo Castellani su Quotidiano Nazionale oltretutto “prive di spessore intellettuale e legate alle convenienze politiche e mediatiche del momento”. È quanto sta accadendo in questi giorni. Una tristezza Cinemascope. E il campo di visualizzazione logica è sempre lo stesso. A Sinistra e a Destra. Come suggeriscono le cronache.
Spunta di tutto. A cominciare dalla telenovela Marco Tarquinio, ex direttore del quotidiano di ispirazione cattolica “Avvenire”, il giornale voluto da Paolo V. Pd diviso: Tarquinio è sostenuto dall’ex ministro Andrea Orlando e avversato da Lia Quartapelle per via delle sue posizioni sulla Nato. È spuntato Ignazio Marino, ex sindaco di Roma (2013-2015), uomo messo alla porta proprio dal Pd ed ora sempre più vicino ai Verdi-Sinistra; piace il suo profilo ambientalista e pacifista. Potrebbe rubare voti ai democratici nel Centro. Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, coordinatore degli amministratori Pd, vorrebbe Elly Schlein e Bonaccini capilista. Nel partito c’è molta agitazione sul fronte femminile.
E Conte? Non trova nomi. Ha messo il veto su Virginia Raggi, oggi molto vicina al battitore libero Alessandro Di Battista. Paga il limite dei due mandati: solo due uscenti sono ricandidabili. Giuseppi è alla disperata ricerca di nomi di “richiamo”. Campa cavallo.
Al lavoro su liste e appuntamenti. I sondaggi confermano l’asse tra Ppe e socialisti. Improbabili le rivoluzioni. Confermato l’asse sostenuto dai liberali macroniani di Renew Europee. Meloni e Tajani non hanno ancora sciolto la riserva. Salvini sta ancora “ragionando” su Vannacci e intanto si smarca da Ursula Von der Leyen. Più attendisti Forza Italia e Fratelli d’Italia. Tajani quasi sicuramente ufficializzerà la squadra per le Europee al Consiglio nazionale del 20 aprile. In corsa Roberto Cota e l’ex candidato sindaco di Torino, Paolo Damilano.
Federico Pizzarotti (+Europa) torna sulla lista di Emma Bonino con Renzi. E dice: “L’alleanza più naturale sarebbe stata con Calenda (che ha candidato Leonardo Lotto, il giovane aostano rimasto paralizzato in un incidente). Se il presupposto è imbarcare tutti per fare il 4%, non mi pare una grande idea. E nel 2024 parlare di Nuova Democrazia Cristiana fa tornare agli anni ‘70″. Appunto.
Stangata per le vacanze: l'inflazione resta ancora inchiodata allo 0,8% a giugno, per il terzo…
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha recentemente avviato un'istruttoria nei confronti di…
Sono 13 le città che fino a venerdì sono da bollino rosso, cioè la condizione…
La vicenda del bambino di sei anni affetto da leucemia, vittima di una dose sbagliata…
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha il Covid. Cancellato un evento a Las…
Un inquietante caso di avvelenamento, che ricorda le dinamiche del celebre romanzo "Dieci piccoli indiani"…