Ryanair, l’amministratore delegato della compagnia, Eddie Wilson, in un’intervista critica il recente decreto contro il caro voli che prevede fra le altre cose una stretta sugli algoritmi che decidono le tariffe: “E’ ridicolo, illegale, interferisce con le leggi del libero mercato secondo le norme Ue. Deve essere cancellato”. E aggiunge: “Sa chi ha bloccato il libero mercato? L’Unione sovietica nel 1917. E la cosa non ha funzionato. Anche alla Scuola di Harry Potter hanno capito che bisogna aumentare l’offerta di un prodotto perché i prezzi diminuiscano”.
Il riferimento è alla parte sul caro voli che interviene sulle tariffe da e per Sicilia e Sardegna dagli altri aeroporti italiani. Wilson sottolinea che “se non verrà cancellato ci sarà un impatto sull’operatività di Ryanair in Italia”.
La compagnia aerea dice di sentirsi beffata dall‘impossibilità di fissare i prezzi. Wilson, nell’intervista riportata da Repubblica spiega: “Ryanair è stata decisiva per lo sviluppo economico e industriale di regioni italiane dimenticate per decenni, incluse le isole. Abbiamo garantito loro connettività e benessere. Quest’anno noi trasporteremo verso l’Italia e dall’Italia più di 56 milioni di passeggeri. Ha sentito bene: 56 milioni. E il successo di Ryanair si basa su un principio fondamentale: aumentare i posti a disposizione sugli aerei e, in questo modo, tenere le tariffe molto basse. Ora, però, il governo colpisce al cuore questo schema virtuoso”.
Lo schema virtuoso, a detta di Wilson viene colpito dal fatto che “si vincolano le nostre tariffe estive alla tariffa media di ogni volo. In questo modo, ci invita a ridurre le nostre rotte, quando noi siamo solite aumentarle di continuo. Meno rotte e meno posti aerei porteranno a un aumento medio dei prezzi, e non alla loro flessione”.
Per Wilson il decreto è “illegittimo e illogico. Se restasse così, invece di aprire una nuova rotta da una qualsiasi città italiana, voleremo di più verso la Spagna. Sa dove stanno esultando per il vostro decreto? A Malta, a Cipro, alle Canarie: sanno che noi voleremo di più verso di loro, piuttosto che essere prigionieri in Italia (…). Certamente ricorderà che Alitalia collegava la Sicilia e la Sardegna con Roma o Milano. Punto. Poi siamo arrivati noi e abbiamo determinato dal niente il successo di Trapani, per fare solo un esempio. Ora, volare su Trapani a novembre, come fanno svariate persone, costa pochissimo. D’estate, quando tutti vogliono andare in Sicilia, costerà di più. Questo è il libero mercato”.
Wilson conclude: “Sa chi ha bloccato il libero mercato? L’Unione sovietica nel 1917. E la cosa non ha funzionato. Anche alla Scuola di Harry Potter hanno capito che bisogna aumentare l’offerta di un prodotto perché i prezzi diminuiscano”.
E della vicenda ha parlato anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in una conferenza stampa: “Stamattina ho incontrato il ceo di Ryanair che mi ha illustrato i piani di sviluppo significativi nel Paese e le problematiche che affronta, sono disponibile a incontrare anche le altre compagnie per capire se il provvedimento può essere migliorato in conversione parlamentare”.
E arriva anche la presa di posizione della Commissione europea: “La Commissione europea ha contattato le autorità italiane e attende di ricevere informazioni più dettagliate sul contenuto preciso” della stretta sul caro voli contenuta nel decreto Asset. Bruxelles, spiega il portavoce, “sostiene misure volte a promuovere la connettività a prezzi accessibili in linea con le norme del mercato interno Ue” e “la libera fissazione dei prezzi è di solito la miglior garanzia di prezzi accessibili nel mercato del trasporto aereo” europeo. “Solo in casi specifici – evidenzia – l’Ue consente obblighi di servizio pubblico con regolamentazione dei prezzi”.
Dopo le parole dell’ad di Ryanair Wilson arriva una dichiarazione molto dura da parte del governatore siciliano Renato Schifani: “Ryanar spieghi ai milioni di siciliani se non è scandaloso l’atteggiamento di chi approfitta di una situazione di mancata concorrenza, direi quasi di monopolio, per vessare un’intera popolazione con prezzi esorbitanti. ‘Spazzatura’, quindi, sono certe condotte che abbiamo segnalato all’Antitrust per ben due volte”.
“‘Spazzatura’ è far subire ai siciliani prezzi spropositati quando questi vogliono spostarsi per Natale o durante il mese di agosto oppure quando sono costretti a prenotare senza largo anticipo un volo” prosegue Schifani. Che aggiunge: “Circostanze che stiamo combattendo con le nostre forze e con l’aiuto del governo nazionale, anche grazie all’introduzione tra le compagnie che servono la Sicilia di un terzo vettore che, con prezzi accessibili e con tariffe che non superano mai un determinato tetto, ha favorito la mobilità da e per la nostra Isola”.
“Ho sempre detto che avrei incontrato l’amministratore di Ryanair se avesse dato chiari segnali di voler ridurre le scandalose tariffe della sua compagnia, per poter concordare le modalità. Ma – conclude il governatore – l’arroganza di quel vettore, dimostrata oggi anche dalle offensive dichiarazioni del suo capo, hanno impedito qualunque tipo di mediazione”.
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