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Salvini con le buste dal supermercato: “Niente pesca ma tanta roba”. Calenda lo invita ad andare “a lavorare”

Salvini e le buste del supermercato. “Niente pesche, ma tanta roba! Le domeniche belle all’Esselunga“. Lo scrive il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini in un post apparso ieri, domenica 1 ottobre, sui social. Il post è accompagnato da due foto che lo ritraggono al supermercato mentre acquista delle castagne e scarica sei buste di acquisti dal carrello. Il riferimento è alla “pesca’ e allo spot che tanto ha fatto discutere in questi giorni.

Salvini e le buste del supermercato: “Niente pesce ma tanta roba”

Ma tra i commenti c’è anche chi si chiede dell’iniziativa del trimestre anti-inflazione che parte oggi: “Ma avrà approfittato anche lui del trimestre tricolore?”, chiede un utente. 

Calenda: “Ma vai a lavorare” 

E a Salvini con le buste del supermercato ha replicato Carlo Calenda sempre via social: “Caro Matteo, non ci rompere le palle e vai a lavorare. Parte seconda”. Qualche giorno fa il leader di Azione aveva rivolto, sempre via social, la stessa esortazione a Salvini commentando un video in cui il vice premier diceva la sua sulla questione dello spot con la pesca della nota catena di supermercati.

Carrello tricolore, avvio lento

Il post di Salvini fa riferimento anche al cosiddetto carrello tricolore lanciato dal Governo e che arriva sugli scaffali di supermercati, negozi e farmacie. E’ il simbolo con cui i consumatori potranno fino a fine anno trovare con più facilità prodotti di prima necessità a prezzi contenuti per favorire il contenimento dei prezzi e tutelare il potere di acquisto dei consumatori.

Un avvio però lento, dato che è cominciato ieri domenica 1 ottobre, quindi in un giorno festivo, con diversi esercizi non ancora pronti. “Sono oltre 23mila i punti vendita che in tutta Italia proporranno a prezzi calmierati una vasta gamma di prodotti di largo consumo”, sottolinea il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che ha promosso l’iniziativa, sottolineando l’impegno “corale, di tutto il sistema Italia, per salvaguardare il potere d’acquisto degli italiani e fermare l’inflazione!”.

Positiva la reazione dei primi clienti: “Potrebbe essere una cosa utile. Gli sconti fanno bene a tutti, pensionati e non”, dice un giovane. Ma c’è anche chi è più cauto: “La grande distribuzione ci ha abituato a fare sconti più alti. Quindi solitamente ci sono prodotti in offerta molto più scontati che questi calmierati”, fa notare un altro. E anche il Codacons rileva criticità: i prodotti a prezzo scontato inseriti nel paniere sono “decisamente pochi”, inoltre la maggior parte degli esercizi ha optato per i “prezzi fissi”, bloccando di fatto i listini per i prossimi tre mesi.

L’esperimento di Repubblica: lo sconto è di soli 28 centesimi 

Repubblica intanto ha fatto un esperimento. Ha calcolato il risparmio su una spesa fatta in un supermercato Doc che fa parte del gruppo Coop: “Abbiamo fatto una prova anche noi, la stessa spesa di dieci prodotti sabato e oggi, giorno uno del trimestre anti-inflazione: spaghetti, passata, tonno in lattina, due etti di prosciutto cotto, pannolini, latte, biscotti, docciaschiuma, mele. Scoprendo che il risparmio netto su un conto di 34 euro, grazie al 10% sul tonno, è di 28 centesimi. Che nel nostro caso si riducono a un solo centesimo visto che — “signore, lascio?” — il salumiere abbonda con il cotto. Gustosa sintesi: il carrello anti-inflazione, anche dove è applicato più diffusamente, vale una fetta di prosciutto”.

 

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