Salvini vuole reintrodurre le province abolite dal Governo Renzi con una riforma in realtà mai compiuta. Riforma che, è bene ricordarlo, ha provocato non pochi problemi di gestione del territorio da parte di questi enti (basta farsi un giro a Roma sulle strade gestite dalla Città metropolitana, ossia quella che una volta era la provincia di Roma, per rendersene conto).
Salvini: “Sono straconvinto di reintrodurre le Province”
Queste le parole di Salvini: “Io da segretario della Lega ne sono straconvinto. Le Province servono per scuole e strade ed è una battaglia che spero di portare al successo. Bisogna tornare all‘elezione diretta, con le competenze, la scelta diretta dei cittadini e i soldi perché altrimenti strade provinciali e scuole superiori, che devono essere gestite dalle Province, senza soldi e senza personale non hanno manutenzione”.
Il vicepremier lo ha detto ad un incontro coi sindaci a Forte dei Marmi (Lucca): “Se tornassero già nel 2024 – ha risposto ai giornalisti – sarebbe segnale di efficienza”. Salvini è probabilmente convinto di avere i numeri in Parlamento, potendo così già azzardare una data per il ritorno di questo ente di prossimità. Ente tra i più antichi in Italia. Ricordate, a titolo di esempio, le “mitiche” targhe delle auto prima dell’introduzione di quelle europee, che riportavano le sigle provinciali?
Perché la Lega le vuole reintrodurre
La Lega non è nuova a questa battaglia. Fin dalla loro abolizione si è detta contraria. I motivi li spiega il Corriere della Sera. Il primo è che la Lega è sempre stata radicata sul territorio. Il secondo è la netta diminuzione dei consensi alle politiche del partito di Salvini e il taglio del numero dei parlamentari. Questa dinamica, che ha colpito anche gli altri partiti, ha fatto aumentare in maniera importante il numero degli “esodati della politica” anche in casa Lega. Il partito guidato da Salvini vorrebbe insomma il ritorno delle province anche per poter piazzare qualcuno dei suoi nei territori in cui è tradizionalmente forte.