Scuole aperte anche d’estate. Valditara lo aveva promesso ed ora il progetto prende forma. Il ministro dell’Istruzione e del Merito ha firmato il decreto che stanzia 400 milioni di euro. I soldi serviranno a finanziare attività di inclusione, socialità e potenziamento delle competenze per il periodo in cui le lezioni sono sospese a causa della stagione estiva. Il provvedimento riguarda le scuole primarie e secondarie statali e paritarie non commerciali e interessa gli anni scolastici 2023/24 e 2024/25. Le risorse consentiranno di attivare percorsi che potranno interessare tra 800 mila e 1,3 milioni di studenti. La scuola diventerà così un punto di riferimento permanente. Le ore aggiuntive rispetto alle attuali saranno 1,714 milioni, con la platea degli istituti interessati che potrebbe essere allungata in futuro.
Queste le parole del ministro leghista: “Lo avevamo promesso lo scorso anno e ora, anche grazie a un incremento sostanzioso dei fondi, siamo in grado di mettere in campo un Piano estate ampliato e rinnovato. Il nostro obiettivo è una scuola che sia punto di riferimento per gli studenti e per le famiglie anche d’estate, con sport, attività ricreative, laboratori o attività di potenziamento, ricorrendo a tutte le sinergie positive possibili, dagli enti locali alle associazioni del terzo settore. Una scuola che sia sempre più un luogo aperto, parte integrante della comunità per tutto l’anno, realizzando attività di aggregazione e formazione soprattutto per i bambini e i ragazzi che, in estate, non possono contare su altre esperienze di arricchimento personale e di crescita a causa delle esigenze lavorative dei genitori o di particolari situazioni familiari”.
“Altro decreto del ministero dell’Istruzione e del Merito, altre risorse finanziarie, per tenere aperte le scuole d’estate con attività da sviluppare in base all’autonomia scolastica, secondo le intenzioni di Viale Trastevere. In questi giorni è in corso la nostra petizione sui fondi per dire basta a una mole di lavoro amministrativo e contabile e il Ministero stanzia altri fondi per mantenere aperte ulteriormente le scuole in estate. Parla di attività ricreative. Ricreative per chi? Non certo per i dirigenti scolastici e le segreterie scolastiche che per aprire le scuole d’estate dovranno lavorare sin da ora per predisporre spazi, prevedere tempi e reclutare il personale. Non certo per i docenti che vanno sempre più mostrando segni di stanchezza lavorativa e sicuramente neanche per gli studenti in sovraccarico di impegno per la partecipazione ai progetti Pnrr”. A scriverlo in una nota, il sindacato dei presidi DirigentiScuola.
“L’uscita odierna del Ministero – sottolinea il presidente Attilio Fratta – suona come l’ennesima provocazione-beffa al mondo della scuola che non conosce soste, riposo e neppure ferie. Si diano, piuttosto, risposte concrete e immediate alle nostre proteste e alle legittime richieste e soprattutto si restituisca dignità alla categoria dei dirigenti, dimostrando di conoscere il funzionamento della scuola. Il riferimento all’ autonomia scolastica” è l’unica nota positiva del decreto ministeriale. Siamo contenti che finalmente un principio sancito dalla legge, messo da parte dalla progettualità Pnrr, ricompaia dopo tanto tempo”. “In tutto questo – conclude Fratta – ricordo che mancano tre giorni dalla scadenza delle proroghe dei contratti per i collaboratori scolastici. In questa situazione non possiamo certo permetterci di pensare anche a gestire le aule nei mesi estivi”.
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