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Se il Pd in pieno caos corre ai ripari con la trovata di un codice etico che esiste da 16 anni

Caos Pd, stop agli impresentabili in lista. I dem corrono ai ripari con un codice di autoregolamentazione. Basterà? “Occorre una bonifica seria”, avvisa Nichi Vendola, 65 anni, barese doc, esponente di primo piano della Sinistra italiana, l’ex deputato (5 legislature) che oggi molti inseguono per decifrare il caso Puglia, visto che è stato presidente della regione ben 10 anni (2005-2015), dopo Fitto e prima di Emiliano; quest’ultimo, oggi nel vivo di molte turbolenze, guida la Puglia da nove anni e del Pd è stato per un biennio pure il segretario regionale. Ergo, Nichi e Michele sanno tutto (o quasi) del pastrocchio pugliese, di cacicchi e capibastone, di Lady Preferenza e acquirenti di voto a basso prezzo. O, almeno, qualche domanda  in vent’anni di Potere, se la saranno fatta, qualche sospetto lo avranno avuto. No? Possibile ? Nemmeno un dubbio, un sentore, una velata supposizione, un timore, magari un presentimento? Proprio niente? Mistero. Ora sotto con il codice, la bonifica, il cartellino rosso, il prosciugamento del terreno paludoso. Ci si chiede:  basterà ?

LA TROVATA ANTI-CACICCHI – Buona questa: un codice per sottoscrivere un altro codice. Ancora bizantinismi all’orizzonte. Di qui malumori e mal di pancia, puntualmente emersi, al grido “serve ben altro”. Si è già fatta sentire l’europarlamentare casertana Pina Picierno, la vice a Bruxelles di Roberta Metsola, lingua schietta, una insomma che non le manda a dire. Le dice di persona, non usa eufemismi, comunica direttamente. E che ha detto del codice la Pina? Ha detto in buona sostanza che un codice etico c’è già, c’è da 16 anni. Ricorda: ”È dal 2008 che il codice esiste, il casellario giudiziario l’abbiamo sempre presentato, le cartuscelle piacciono assai, la questione è organizzativa e politica”.

È il caso di ricordare che il codice per ora è soltanto una bozza allo studio del senatore Antonio Misiani,  bergamasco di 55 anni, un fedele di Elly Schlein, già al lavoro in Campania. Le nuove regole, applicate in anteprima a Napoli e in regione, “saranno estese anche a Bari, in Piemonte, ovunque” ha spiegato  all’Ansa il parlamentare Lombardo. A tutti i candidati dem sarà’ richiesto per prima cosa un  certificato penale immacolato  e una auto dichiarazione con cui i candidati si impegnano a denunciare alle sedi competenti e agli organi del Pd eventuali fenomeni di condizionamento del voto, di voto di scambio, di intimidazioni nel corso della campagna elettorale.

LA QUESTIONE MORALE – Tutti la tirano in ballo in queste ore buie. E tutti fanno riferimento alla famosa intervista di Scalfari a Berlinguer (28 luglio 1981) in cui il direttore di Repubblica aveva registrato le preoccupazioni di un Berlinguer che aveva intuito la deriva morale dei suoi e non risparmiava loro richiami e ammonimenti. Un passaggio in particolare di quella storica intervista risuona ancora  oggi con la sua esplosiva attualità politica. Eccolo:” I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e clientele. Gestiscono interessi, i più disparati, talvolta anche loschi. Non sono più organizzatori del popolo. Sono federazioni di correnti, sono camarille, ciascuna con un boss e dei sotto boss”. Sono passati 43 anni da quella intervista. E le cose non sembrano cambiate. Anzi. Basterà un codice?

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