Vittorio Sgarbi sarà candidato con Fratelli d’Italia in Europa. “Ho firmato l’accettazione” della candidatura, “oggi vado a capire quale è la circoscrizione scelta per me” ha confermato all’Ansa il critico d’arte. “La volontà di candidarmi è stata dei vertici del partito, di Meloni, Donzelli e La Russa, con cui ho parlato e a cui ho dato la mia disponibilità” spiega ancora Sgarbi all’Ansa.
la conferma della sua candidatura arriva quasi tre mesi dopo le sue dimissioni da sottosegretario alla Cultura. In quei giorni, nel pieno delle polemiche per le sue consulenze e dopo la delibera dell’Antitrust che definiva le attività “incompatibili” con il ruolo di governo, il critico d’arte non escludeva una candidatura alle Europee. “Parlavamo da tempo con Meloni, poi ne abbiamo parlato con Donzelli in aprile e abbiamo ricominciato in questa fase finale delle candidature – ha spiegato Sgarbi -. È una cosa nata così, poiché sono libero e ho una dote di voti riconoscibili. Alle Europee del 1999 ne presi 100mila nel Nord Est, quasi come Berlusconi. Mi avevano proposto la candidatura anche in altre tre liste”. Quali? Il critico d’arte ha assicurato che ne parlerà quando saranno formalizzate la sua candidatura con FdI e la circoscrizione.
M5s: “Dopo Sgarbi in Europa, Santanchè al Quirinale?”
“Vittorio Sgarbi rischiava di essere il “capro” espiatorio di questo governo, essendo stato quasi l’unico a doversi dimettere per i suoi guai giudiziari. La sua accondiscendenza a lasciare la poltrona di sottosegretario alla cultura è stata “ricompensata” con una candidatura a Bruxelles nelle liste di FdI. Giorgia Meloni tiene così tanto all’immagine dell’Italia da candidare a rappresentare l’Italia un personaggio la cui vicenda ha destato un clamore mediatico anche sulla stampa estera talmente grande da ingenerare ironie e stupore in tutta Europa e non solo. Quali saranno i prossimi candidati al Parlamento Europeo di Fratelli d’Italia? Magari Pozzolo e Delmastro? Di questo passo non ci sorprenderebbe se in futuro candideranno Daniela Santanchè al Quirinale“. Così i deputati M5S in commissione cultura Antonio Caso, Anna Laura Orrico e Gaetano Amato.