C’è un vice presidente di un governo, di un governo che ha chiesto e ottenuto dalla Ue decine decine di miliardi (circa settanta) solo per finanziare il passaggio dalle fonti di energie fossili a quelle appunto non fossili.
Di un governo che per l’obiettivo della cosiddetta transizione energetica di suo, di soldi italiani, intende mettercene altre decine di miliardi. Di un governo che ha chiesto, sta per chiedere alla Ue di non considerare deficit e debito almeno parte delle spese, del costo del fare a meno dei combustibili fossili.
Di questo governo, che poi sarebbe il nostro, un vice presidente ha pensato fosse una furbata farsi vedere, farsi sentire un po’, anzi tanto No Battery. Anzi no, quel vice presidente probabilmente non ha escogitato. Gli è venuto spontaneo, gli è per così dire uscito al naturale. Precipita da un cavalcavia un bus elettrico, precipita a tetto in giù, molte, troppe le vittime, una strage. Si sviluppa incendio, si muore oltre che per l’impatto anche per le fiamme. E quel vice presidente di un governo che predica e si impegna per la transizione energetica gli viene spontaneo e naturale di dire al paese tutto: batterie elettriche, ci sarà da fidarsi?
L’idea che le batterie elettriche si infiammano e si incendiano con canagliesca e imperscrutabile frequenza viene da attento esame dell’umore profondo della natura umana. In fondo, al fondo è la stessa sensazione che l’antenato provò davanti al primo fuoco: stupore, paura, diffidenza.
La stessa sensazione che può aver provato un bisnonno di fronte ad un aeroplano in volo, la stessa sensazione di chi si domanda come mai le navi fatte di ferro non affondino.
L’incompetenza reale e sostanziale di tutti noi: quanti davvero sanno e saprebbero dire come e perché quando si preme l’interruttore la luce si accende? Ma qui, nel caso del nostro vice presidente, l’incompetenza è…Sovrana. Lui, Matteo Salvini, come la maggior parte dei cittadini, nulla sa di batterie elettriche, tanto meno della loro potenzialità di generare incendi. Però orecchia, va ad orecchio, ad istinto.
Ha orecchiato in giro mugugni contro queste diavolerie moderne e quindi mugugno regna e incompetenza governa: batterie elettriche, ci sarà da fidarsi?
Nell’era di Internet ci volevano neanche due minuti per informarsi: su 100.000 veicoli alimentati da una batteria elettrica 25 incendi, su 100.000 veicoli a motore a combustione 1.500 gli incendi. Rischio incendio 15 volte maggiore per i veicoli a motore endotermico (anche perché mediamente più vecchi, da più tempo in circolazione).
Ma sono dati, fatti che non spegneranno il fuoco del No Battery, parente minore ma di sangue del No Vax gran capo famiglia. Batterie elettriche, ci sarà da fidarsi? Notoriamente infatti benzina e gasolio sono non infiammabili e ignifughi.
Sanatoria fiscale 2025: stop al taglio dei debiti. Bocciato un emendamento a favore dei contribuenti…
Nei talk show nostrani, Maurizio Landini a parte, l'argomento del giorno è il mandato di…
La foto del giorno, scelta per voi da Blitz Quotidiano, mostra un gruppo di persone…
Il vicepremier Salvini esprime riserve, fino alla minaccia di non votarla, sulla Commissione europea, giunta…
Martina De Ioannon è una delle troniste di Uomini e Donne, giovanissima ma molto grintosa,…
Un famoso negozio di abbigliamento cinese, l'ITIB di Hangzhou, ha deciso di presentare la sua…